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Connor Drinan: ode a un campione polivalente e resiliente 5c484j

Se volessimo inquadrare un modello da imitare di giocatore di poker professionista, Connor Drinan sarebbe un candidato serissimo. Non è il più vincente di tutti i tempi, né il più famoso o il più ricco, ma è un esempio vero. Un esempio di capacità e durevolezza ma anche di resilienza, se mi perdonate l'uso di questo termine così odiosamente abusato da qualche tempo. Eppure in questo caso l'uso è quanto mai sensato, poiché il vero poker player non può che essere resiliente. E qui torna alla mente l'aneddoto per cui gran parte del pubblico del poker ricorda Connor Drinan: la madre di tutte le bad beat.

Connor Drinan e la madre di tutte le bad beat 123q5y

Siamo nel 2014, alle WSOP c'è la seconda edizione del Big One For One Drop da 1.000.000$ di buy-in. Siamo nel corso del day 2 e in lizza ci sono ancora 18 giocatori, ma solo per 8 di essi è previsto un premio. Al tavolo televisivo sta per andare in onda una mano in apparenza spettacolare ma innocua: Cary Catz e Connor Drinan sono finiscono allin preflop con la stessa mano, a a per Cary e a a per Connor. Nel 96% dei casi tutto si conclude con uno split pot, mentre ciascuno dei due giocatori conserva un 2% di chance di vincere l'intero piatto. Alla fine le 4 carte di cuori sul board concretizzano proprio il 2% favorevole a Katz, che così vince il colpo eliminando Drinan.

Molti reagirebbero in maniera scomposta, parlando coi muri o anche peggio. Lui no, non fa una grinza anzi poco dopo ringrazia su Twitter chi ha creduto in lui acquistando quote. Drinan si era infatti qualificato grazie a un satellite da 25.000$, elemento questo che sposta nella valutazione ma non del tutto. Alla fine si era seduto a giocare per cifre che spostano tanto in una carriera, anche in quella di un top player.

Foto scattate un attimo prima del disastro (cit.)

Poker, bad beats e resilienza 9101r

Considerando che nel poker da torneo non conta soltanto vincere o perdere i colpi, ma anche e soprattutto il momento e il contesto in cui si vince o si perde, questa è unanimemente considerata la peggior bad beat della storia: difficilissimo fare concorrenza a una mano vicina alla bolla in un torneo da un milione di dollari, e nella quale abbiamo appena il 2% di possibilità di perderla, preflop. Quasi tutti noi lo staremmo raccontando a tutti ancora oggi, Connor Drinan ha invece fatto l'unica cosa possibile - ancorché difficilissima - per un poker pro: dimenticare e andare avanti. A qualcuno potrà sembrare un aspetto marginale, ma in verità è uno degli elementi che connotano maggiormente i giocatori d'elite: i piatti vinti o persi, così come i tornei vinti o persi, contano solo nella misura in cui diventano statistica da studiare.

Infatti Connor, dopo quella batosta che poteva diventare un incubo di quelli che ti ano a trovare tutte le notti, ha ripreso a fare ciò che ha sempre fatto, fin dalla fine degli anni 2000: vincere a poker, in qualsiasi specialità ci si presenti davanti.

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Blanconegro, un polivalente da record 6c3558

Già fin dall'inizio della sua carriera, Drinan emergeva abbastanza indistintamente sia con 2 che con 4 carte in mano. Con il are del tempo, però, se possibile Connor è diventato ancora più competitivo, sia live che online. Sappiamo bene che nel poker online arrivare ai massimi livelli è difficile, ma lo è ancora di più confermarcisi per lungo tempo. Connor Drinan non solo si è confermato, ma si è andato consolidando come top anche in specialità diverse.

SCOOP da dominatore 295p26

Una fragorosa dimostrazione di questo progresso globale come giocatore si è avuta allo SCOOP 2020 della piattaforma internazionale di PokerStars. Lì "blanconegro" ha battuto il record di tornei vinti nella medesima edizione con 5: un $530 PLO, un $5.200 PLO 6-max, un $215 NLO8 6-max KO, un $1.050 H.O.R.S.E. e un $10.300 PLO.

Questa assoluta polivalenza è confermata anche dal suo rendimento live: il lungo curriculum di Connor Drinan è costellato di vittorie e piazzamenti in No Limit Hold'em, Pot Limit Omaha, Limit Hold'em, Limit Omaha Hi/Lo. Non sorprende, dunque, che proprio in quest'ultima specialità il 32enne nativo di Arlington abbia coronato il lungo inseguimento a un braccialetto WSOP. A dire il vero un braccialetto online lo aveva già conquistato, ma senza dubbio metterlo al polso dal vivo è un'altra cosa.

Connor Drinan dopo l'EPT HR vinto a Barcellona nel 2016 (courtesy of Danny Maxwell - Pokernews)

L'uomo da 20 milioni di dollari 2v156o

Mentre scriviamo, Connor Drinan ha totalizzato quasi 11,5 milioni di dollari in vincite lorde live e altri 9 milioni in vincite lorde online. Parlando invece di titoli, online il suo score parla di 3 titoli WCOOP e 6 SCOOP, oltre a una miriade di altri grandi e piccoli successi e un braccialetto WSOP online. Con il braccialetto appena conquistato nel 1.500$ Omaha Hi/Lo rompe una sorta di incantesimo che lo voleva spesso molto vicino al successo importante anche live, ma mai centrato in pieno. Close but not cigar, fino a ieri.

Domenico Gioffrè

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"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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