Era una notte come tante nel principato di Monaco, quella che ha visto protagonista un sogno sfumato tra le luci sfavillanti del Casinò di Montecarlo, gioiello di lusso e di tentazioni.
Sognava, forse, di emulare i fasti di quei “grandi” del ato, i quali al verde del tavolo hanno scritto pagine di storia, quando un italiano, mosso da un ingegno travestito da audacia, ha deciso di sfidare il destino senza però pagare il prezzo d'ingresso.
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Casinò di Montecarlo: la truffa milionaria 1f665q
Quest'uomo, un lombardo dal coraggio temerario, ha messo in atto una truffa dalla trama degna di un romanzo, incassando fiches per un valore di 1,8 milioni di euro, armato solo di assegni senza copertura, falsi come i sogni di gloria che lo spingevano verso la roulette, ma la ruota della fortuna non ha girato come come avrebbe voluto.
Questa storia, come racconta il quotidiano se Nice Matin, ha i contorni sfocati di un'avventura notturna che risale al 2009, ma il cui epilogo ha trovato spazio nelle pagine della cronaca giudiziaria nel 2018 ed è ritornata in auge (perché dell'uomo si sono perse le tracce) ma rimane nella storia come una delle truffe più ardite ai danni del Casinò di Montecarlo.
Chi era il gambler ricercato a livello internazionale 6q6z5g
L'uomo, il cui nome è Paolo Gigli, nato nel 1957 sotto il cielo di Lodi, aveva già un curriculum di truffe alle spalle (vendeva ville di lusso del quale non era il legittimo proprietario). Ma questa volta, il suo palcoscenico è stato il Casinò di Montecarlo, dove ha giocato la sua partita più audace, spacciandosi per custode giudiziario con l'incarico di liquidare beni immobiliari per conto di un defunto assistito.
Con una sceneggiatura degna di un maestro dell'illusione, ha convinto i responsabili del casinò a consegnargli fiches per un montante da capogiro (1.8 milioni di euro), offrendo in cambio assegni che si sono rivelati altrettanto illusori. La casa da gioco, tradita e beffata, ha denunciato il fatto, ma l'uomo è riuscito a dileguarsi, lasciando dietro di sé solo il ricordo di una sfida audace al destino, giocata sul filo dell'illegalità.
Casinò di Montecarlo: la condanna in tribunale dell'italiano 6s2i6f
Dopo anni di ricerche e un processo celebrato in contumacia, il nostro moderno Arsenio Lupin è stato condannato a diciotto mesi di carcere senza la possibilità di condizionale, oltre all'onere di restituire i 1,8 milioni di euro di danno arrecato. Ora, sulle sue tracce, pende un mandato di cattura internazionale ma, anche da recenti ricerche, non risulta che sia mai stato arrestato.
Così, quella che avrebbe potuto essere una storia di sfrotatezza e audacia si trasforma in una cronaca di fallimenti e illusioni, dove l'azzardo diventa un viaggio senza ritorno verso l'abisso della legalità. In questa vicenda, si riflette la tragedia dell'uomo che, sognando di sfidare le stelle, finisce per inciampare nelle proprie trame, tessute di sogni troppo grandi e truffaldini per essere veri.
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