Il nome di Charlie "Epiphany77" Carrel è probabile non vi dica niente, eppure fareste meglio a segnarvelo nel libro riservato ai fenomeni, perché stando ai risultati e all'opinione di Christian "IwasKMutu" Favale è lì che il ventenne inglese deve stare.
I due si sono conosciuti per caso, come dicono che accada spesso negli incontri migliori, ad un tavolo di NL1000 dell'IPT di Sanremo: "Avevo alla mia diretta sinistra questo ragazzino dall'aria molto sveglia, e tutte le volte che ho aperto da cut-off mi ha 3-bettato - mi racconta Christian quando scopro che si conoscono - si è lasciato sfuggire che su PokerStars giocava fino al NL5000 e così gli ho chiesto il nickname, ma stranamente non lo conoscevo".
Favale da buon professionista infatti sa chi siano i regular che giocano a livelli medio/alti, ma di quel tipo non aveva ancora sentito parlare. Forse perché Carrel i livelli nel cash game li ha scalati prima su PartyPoker, dopo aver costruito il suo piccolo bankroll proprio su PokerStars, vincendo un torneo da un dollaro in maniera del tutto casuale e poi grindando il NL25 Zoom.
Non è successo troppo tempo fa, visto che stiamo parlando di un ragazzo che deve ancora compiere 23 anni, ma ha già dimostrato di essere in grado di bruciare tutte le tappe, unendo sicuramente una discreta dose di fortuna ad un talento che appare davvero raro: "Prima di tornare su PokerStars avevo guadagnato 100.000 dollari grazie al cash game - ha rivelato lo stesso Carrel a PokerListings.com - dopo una settimana arrivai in fondo al Sunday Million per 200.000 dollari".
Era il 12 gennaio di quest'anno, e come se non bastasse in quello stesso giorno raggiunse anche il tavolo finale del Sunday Second Chance, mettendo in tasca altri 10.000 dollari: non male, per qualcuno che di solito gioca cash game. A questo riguardo, lo si trova spesso al NL500 Zoom: impressionante, se pensiamo che stiamo parlando di qualcuno che ha cominciato a giocare neppure due anni fa.
Charlie allo scorso EPT di Barcellona: è arrivato 189esimo (photo courtesy Neil Stoddart)

"Credo abbia un talento infinito, veramente cristallino, e devastanti margini di miglioramento - prosegue Christian - è come qualcuno che abbia imparato a giocare da cinque minuti e distrugga i tavoli come se dovesse morire domani. Quando ho ricominciato a fare coaching lui è stato fra i primi a prendermi un pacchetto, ma dopo due ore di lezione gli ho detto che avremmo dovuto sospendere, perché è troppo forte e quello che posso insegnargli non vale probabilmente quella cifra". Ma il rapporto fra i due non si è certo interrotto per questo, anzi.
Dapprima divertito all'idea di aver incontrato un giocatore sponsorizzato da PokerStars.it e quindi in qualche modo famoso, "Epiphany77" non ci ha messo molto ad apprezzare il nostro connazionale sia come persona che come professionista, alimentando un confronto utile per entrambi: "Spesso mi ha fatto riflettere su certi aspetti niente affatto banali, magari facendomi cambiare idea su alcuni spot - prosegue Favale - ha una enorme fantasia in ogni situazione, qualcosa per cui pensavo non ci fosse più spazio e che lui mi ha fatto certamente rivalutare".
Qualcuno che però gioca da neppure due anni e presenta un potenziale così alto, il rischio di bruciarsi in qualche modo lo corre. Rischio minimo in realtà, a quanto pare, visto che oltre alla "classe" dimostra anche una maturità fuori dal comune. Ad esempio, questo è il modo in cui parla del denaro: "In casa mia non avevamo poi troppi soldi, quindi mi è stato insegnato il loro valore molto presto - ha raccontato l'inglese sempre a PokerListings.com - il poker mi ha insegnato il valore del denaro, che non è poi così alto come credevo. Spenderlo con i miei amici o la mia famiglia, vivere esperienze è quello che mi dà valore. Dare ad un tassista una grossa mancia per me significa di più che andare in un ristorante costoso".
Un suo grafico di novembre, quando ancora giocava su PartyPoker
Nonostante questo è un grinder instancabile, capace di immergersi completamente nel gioco fin quasi a dimenticare tutto il resto: "Una volta mi ha detto, adesso gioco una sessione di 16 ore, non so se domani mi sveglierò in tempo per fare coaching - mi confida Christian - salterà l'EPT di Londra perché secondo lui quel periodo è troppo importante per l'università. Io cerco di fargli un po' da mentore, un giovane con infinite possibilità e libertà deve stare attento alle insidie del professionismo, perché con i livelli molto consolidati che ci sono oggi bruciarsi è molto più facile di quanto non lo fosse nel 2007". Quando Charlie, del resto, aveva soltanto 14 anni...
Incontrare un giovanissimo dal talento puro non è certo una novità per "IwasK.Mutu", che proprio a Londra condivide un appartamento da ormai sei mesi assieme a Clavio "T.w.B.t.D" Anzalone, il quale a 18 anni era diventato lo scorso anno il più giovane Supernova Elite di sempre. Ma in cosa consiste, nella pratica, il talento che giocatori come loro possono vantare?
"La cosa bella del poker è che il talento in fondo non è fondamentale - sottolinea Christian - con studio e dedizione puoi raggiungere il livello di un genio, prima o poi. I talentuosi però arriveranno per primi ad individuare la soluzione alternativa, faranno adjustment corretti in meno tempo, applicheranno le cose imparate con maggiore precisione da subito. E' forse per questo che Charlie ha già nel proprio bagaglio abilità sofisticate acquisite in pochissimo tempo, altri impiegherebbero due o tre anni a raggiungerle. Sia lui che Clavio hanno un talento incredibile, certamente superiore al mio".
Quando hai una certa immagine "allegra", vanno rotti preflop anche 500x con AK...
Secondo Favale ormai il coaching è diventato più mentale che tecnico, e dal suo punto di vista avere a che fare con professionisti simili diventa un'esperienza ambivalente: "Sapere che col lavoro puoi raggiungere qualsiasi livello è un pensiero davvero comodo col quale convivere. Rendersi conto però che arriverai ad un certo punto soltanto dopo certi talenti è meno attraente come prospettiva. La speranza dei giocatori normali è cercare il più possibile di stare sul pezzo". Che poi, in fondo, è un "premio di consolazione" che significa vincere quanto "IwasK.Mutu"...