L'ICM, acronimo di Independent Chip Model, è un modello matematico che si usa nei tornei di poker quando le decisioni vengono ad avere uno specifico peso monetario.
Ma come cambia l'ICM in relazione alla dotazione di chips, e qual è il miglior modo per studiare l'ICM? Lo vediamo subito con i consigli dell'ambassador di Ian Simpson.
In questo Articolo:
Implicazioni per gli short stack 4o4sc
Per iniziare, Simpson specifica che il valore monetario dello stack non è direttamente proporzionale alle chips in possesso, in particolare quando la zona premi dei tornei è ancora lontana.
"Poniamo che tu abbia 20 big blinds, ci sono centinaia di giocatori ancora in corsa nel torneo. Se raddoppi il tuo stack, esattamente il doppio, il valore monetario del tuo stack non raddoppia."
Per questo, nelle situazioni da short stack vicine all'in the money, la action chiave secondo le istruzioni dell'ICM è il fold.
"Quando sei short e ti stai avvicinando all'in the money, devi provare a valutare la possibilità di arrivare a premio in base a quanto riesci a giocare tight. Sopravvivere è davvero davvero importante. Ciò non significa che non devi giocare più nessuna mano, ma che devi selezionare di più le mani con cui decidi di giocare. Puoi foldare A-J e arrivare lo stesso in the money? O sei in una situazione in cui hai bisogno di più chips per sopravvivere e quindi sei in pratica obbligato a giocare?
Abbiamo visto tutti qualche volta degli stack ridotti all'osso iniziare a moltiplicarsi fino a diventare grandi stack. Quindi puoi arrivare ITM anche con poche chips e poi avere l'opportunità di risalire. Se qualcuno agli altri tavoli fa delle giocate stupide e permette agli short stack di raddoppiare, devi rivalutare la situazione. Quando sei short devi valutare costantemente le tue possibilità di arrivare a premio."

Implicazioni per il chipleader 6a1d5g
Le situazioni ICM sono decisamente più simpatiche da vivere quando si ha una grande dotazione di chips. L'ideale proprio è essere chipleader.
"L'ICM per il chipleader è molto diverso da quello per gli short stack. E' più divertente perché puoi giocare molte mani. Devi sempre muoverti con cautela, perché se ti scontri con il secondo in chips ti puoi ritrovare ad avere uno stack medio, se non proprio short. Ma i tuoi avversari devono essere molto cauti a scontrarsi con te, visto che li puoi eliminare. E come abbiamo detto in precedenza, basta avere una chips per arrivare in the money e poi provare a risalire partendo da quella chips. Quindi arrivare in the money con un big stack è davvero profittevole perché puoi esercitare tanta pressione. Vedo degli errori anche da parte di giocatori forti che iniziano ad aggiungere ai loro range mani come 45s, 34s, ma se gli avversari sono un minimo competenti non resteranno inermi e daranno battaglia. In realtà sono più mani tipo K2s ad avere più valore. La suitedness permette di combattere postflop, ma il valore reale di questo tipo di combo deriva dal fatto che il Re blockera combo come KQ-KJ-KK-AK e simili. Sono queste le mani particolarmente profittevoli per il chipleader in bolla."
Stack medi 5y4a6m
Trovarsi in situazioni ICM con uno stack medio, secondo Simpson, dà maggiori problemi.
"Gli stack medi sono probabilmente quelli con cui è più difficile navigare in zona bolla: se finisci in un confronto con gli short stack, diventi short stack a tua volta. Non sei fuori dal torneo ma devi ricalibrare il tuo gioco. Inoltre con uno stack medio ci sono i giocatori più deep che ti possono eliminare. Molto dipende dalla posizione rispetto agli altri stack al tavolo. Se hai i big stack alla tua destra è più semplice, perché puoi vedere cosa fanno prima di parlare e puoi decidere se dare battaglia o no.
Se i big stack si trovano alla tua sinistra, tutte le tue mani marginali diventano ingiocabili perché possono tribettare senza pieta, e tu sei obbligato a dover foldare tutte le mani marginali del tuo range di open. Giocare le situazioni ICM con uno stack medio può essere frustrante per la quantità di fold da dover piazzare, ma è la natura della bestia."
Studiare l'ICM 4w221k
In conclusione del video didattico, Simpson sottolinea l'importanza di studiare l'ICM.
"Le situazioni in cui entra in gioco l'ICM sono una piccola percentuale. Non arrivi sempre a giocare la bolla in the money e ancora più di rado arrivi al tavolo finale. Quindi rendere l'ICM una parte della tua routine di studio è davvero essenziale se sei un giocatore di tornei. Quando arrivi a un tavolo finale, vuoi essere preparato. Non vedi qualcuno che celebra un decimo posto, devi almeno arrivare sul podio.
Ci sono tanti software che ti permettono di fare pratica con l'ICM senza rischiare soldi. Esercitati in modo da abituarti a questo tipo di situazioni e ai fold che devi piazzare. Prenditi del tempo per studiare l'ICM perché paga davvero. Sapere quando trovare un fold critico o quando fare pressione nei momenti giusti dei tavoli finali, può valere tanti tanti soldi. L'ICM è un concetto difficile e piuttosto stressante quando sono in palio soldi veri: più sei preparato quando ti trovi in quella situazione, meglio ti comporterai."