Daniel Negreanu è diventato il testimonial di molteplici brand nel corso della sua carriera, l'ultimo dei quali è l'associazione animalista PETA. Tuttavia, concentrandoci sul giocatore e non sul personaggio, "Kid Poker" verrà sempre ricordato come l'inventore dello small ball poker, una strategia che adattò nei primi anni 2000 e che gli consentì di vincere moltissimi soldi, sfruttando la ività generica dell'epoca e, ovviamente, la sua grandissima sensibilità al tavolo verde.
Dello small ball poker abbiamo già parlato molte volte, ma recentemente Daniel ha ripreso questo argomento durante una sessione su Twitch per rispondere alla domanda di un suo fan. Questa volta, il campione canadese ha scelto parole diverse per spiegare come funziona questa strategia e ha utilizzato una metafora con il pugilato che risulta sicuramente interessante.
"Nel cash game non giocherai quasi mai con la strategia dello small ball - precisa subito Negreanu - perché è principalmente per i tornei. Qualche volta, comunque, può funzionare anche in determinate partite di cash game".
Fatta questa premessa, ecco la metafora: "Pensate alla boxe: tengo la mano destra davanti alla faccia e con la sinistra vado di jab. Con la mano sinistra colpisco continuamente con i jab, tiro tanti pugni non troppo forti ma senza mai fermarmi. Nello small ball poker questo significa giocare tantissime mani per conquistare piccoli piatti".
Come un navigato pugile, anche un professionista che adotta la strategia dello small ball deve riuscire a trovare l'attimo giusto per affondare: "Poi, quando si presenta l'occasione, BOOM: il pugno da KO. Questo pugno lo utilizzo solo quando è sicuro. Quindi la metafora è questa: adottando la strategia dello small ball poker, gioco un piatto grosso solo quando ho un punto veramente forte. Non utilizzo il pugno da KO nelle situazioni marginali, anzi, le evito. Quello che voglio sono le situazioni con una equity molto alta, e ovviamente cerco di non giocare i coinflip".
Un altro aspetto importante in questa strategia è il gioco postflop, che diventa imprescindibile per avere successo: "Alla base dello small ball poker c'è la volontà di vedere il maggior numero di flop possibili. Quando 3-betto lo faccio con una sola mano: gli Assi". Chiaramente, messa così, la posizione di Negreanu diventa facilmente exploitabile anche dai reg mediocri. Ma è qui che un buon giocatore può trarre un vantaggio aggiuntivo: "Questo mi può tornare utile quando la mia strategia risulta ormai chiara ai miei avversari: sanno che non 3-betto con nient'altro e allora posso cambiare marcia e prendermi il piatto in puro bluff sfruttando questa immagine. E funzionerà, perché come puoi chiamarmi? Lo sai che gioco i piatti grandi solo quando ho il nuts!"
"Kid Poker" conclude spiegando lo small ball poker in una sola frase: "Riassumendo, lo small ball poker vuol dire non esporsi a situazioni marginali e mettere i vostri avversari nella posizione di commettere errori".