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Daniel Negreanu: "Ecco com'è nato lo small ball" 1f1p41

Nel mondo del poker, ormai tutti sanno che è stato Daniel Negreanu ad introdurre la cosiddetta tecnica dello "small ball" nei tornei, che consiste in sostanza nell'aprire un gran numero di mani con rilanci contenuti, qualcosa che ormai è la norma ma che fino ad alcuni anni fa era poco meno che rivoluzionaria.

Il giocatore canadese svela oggi chi fu a dargli l'ispirazione per questa strategia, facendo il nome di O' Neil Longson. Si tratta di un giocatore capace di vincere tre braccialetti WSOP, l'ultimo nel 2005, che Daniel ci spiega essere stato forse il primo a miniraisare, creando non pochi grattacapi ai suoi avversari.

Lo statunitense infatti riusciva, essendo molto attivo, a crearsi un'immagine preflop assolutamente aggressiva, tuttavia era pronto a foldare al minimo accenno di resistenza, investendo invece il proprio stack solo quando aveva un'ottima mano. All'epoca, molti dei suoi avversari non erano in grado di cogliere questa sfumatura per noi oggi evidente, e Negreanu pensò bene di usarla per trarne vantaggio.

"Nel 2004 tutti mi vedevano come un giovane aggressivo e caotico, che giocava mani come 5 3 o simili, assolutamente marginali. Era vero, ma postflop giocavo invece in modo piuttosto lineare, bluffando poco e investendo il minimo quando non necessario. Certo, oggi si direbbe che il mio stile era molto sbilanciato e facile da contrastare, ma allora tutto questo non era necessario, perché i miei avversari non avevano capito cosa stessi facendo".

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Adesso i tempi sono molto cambiati, e Daniel spiega come le size di tutte le puntate, tanto preflop che postflop, si siano abbassate, al contrario dell'aggressività che è cresciuta. Quello stile insomma oggi non sarebbe più vincente e la concorrenza è spietata, ma a "KidPoker" questo non sembra dispiacere: "Può suonarvi arrogante, ma preferisco il gioco di oggi proprio perché è più difficile, prima per me era in qualche modo troppo semplice, non avevo molte decisioni complicate da prendere".

Certo, c'è chi potrebbe dire che in questo modo ci si imponga molto meno spesso e con molta più fatica, ma considerando i suoi sedici milioni di dollari vinti e il contratto di ferro che lo lega a PokerStars, questo sembra una delle ultime così di cui debba preoccuparsi uno come Daniel Negreanu.

Piero 'Pierelfo' Pelosi

Piero 'Pierelfo' Pelosi 1h3s13

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