E' la donna più potente del betting britannico e non solo, Denise Coates, chief executive del bookmaker Bet365, ha donato 10 milioni di sterline ad un ospedale universitario inglese (University Hospitals of North Midlands - UHNM) per l'emergenza dovuta al coronavirus.
Denise Coates: il suo patrimonio 2b4v1l
La miliardaria, una delle donne più ricche del Regno Unito, detiene il 50,1% delle azioni di Bet365, fondata dal padre Peter (proprietario della squadra di calcio dello Stoke, per anni in Premier League).
Forbes valuta il suo patrimonio personale in 12,3 miliardi di dollari. Ed è una dei CEO più pagati al mondo.
La 51enne manager (madre di 5 figli) ha dichiarato che la sua fondazione di beneficenza "doveva fare un o in avanti ... per capire come poteva dare il proprio o a questa crisi". L'ospedale UHNM ha fatto sapere che il finanziamento servirà sia per lo staff sanitario che per i pazienti.
Denise Coates non è solo un'abile manager (visto che la sua società domina nel betting online europeo) ma ha dimostrato anche una certa sensibilità nella gestione del personale. Nonostante questa terribile crisi, Bet365 è uno dei pochi bookmakers che non ha licenziato nessuno ed ha garantito lo stipendio al proprio numeroso staff fino a settembre.
Bet365: profitti record 2y5s1f
Bet365, nell'ultimo anno fiscale, ha dichiarato revenues per 3 miliardi di sterline (2,98), crescendo del 10% rispetto al 2017-2018.
Il profitto operativo lordo ha registrato un balzo in avanti del 12%, che tradotto in sterline è di 767,1 milioni. I profitti netti sono pari a 681,7 milioni, con un incremento annuale del 16%. Ben 323 milioni di pounds finiranno nelle tasche di Denise Coates oltre ai vari bonus per i risultati raggiunti come CEO. Non a caso è una delle contribuenti più facoltose in UK.
Nel 2016-2017, la CEO di Bet365 ha dichiarato redditi per 217 milioni di sterline. E' la 14esima contribuente del Regno.
Bet365 è una delle poche società di gaming online che non è quotata in borsa e non ha mai fatto fusioni. Rispetto ai suoi concorrenti (che hanno investitori pubblici e sono quotati a Wall Street o Londra) ha una velocità operativa migliore, essendo un bookmaker a gestione "familiare".
Il book ha pagato tasse per 106,5 milioni di sterline nell’anno fiscale 2018-2019 all’erario britannico ed ha sedi anche a Gibilterra e Malta (dove ha comprato un palazzo sul lungomare di Sliema, per un investimento immobiliare di 70 milioni di euro).