Il mondo brucia... miliardi di dollari, le borse bruciano capitalizzazioni e opportunità, il rischio recessione è dietro l’angolo per via dei dazi decisi dal Presidente Donald Trump che pare però per nulla allarmato dal crollo dei mercati azionari.
Oltre al politico esiste anche il businessman Trump: i suoi interessi rimangono molteplici anche nel mondo del business dei casinò. L'ultima vicenda è assai singolare e giuarda il mercato di New York City, città dell'inquilino della Casa Bianca.
In una sfida high stakes tra vari operatori di gioco, il destino della costruzione di un casinò nel cuore della Grande Mela potrebbe riservare un colpo di scena da 115 milioni di dollari… indovinate per chi? Per The Donald.
Bally's e il casinò nel campo da golf gestito da The Donald 521964
E' attesa la gara per l'assegnazione delle licenze e ci sono diversi pretendenti. Un’opportunità che, se realizzata, potrebbe rappresentare un’autentica manna per il presidente, a patto che i funzionari statali decidano di concedere una delle licenze di gioco disponibili alla Bally’s Corp.
Quest’ultima ha in mente un progetto ambizioso: aprire un casinò all’interno di un campo da golf di proprietà della città di New York, che però stato ceduto in gestione proprio a Trump.
Nel 2023, Bally's ha versato a Trump ben 60 milioni di dollari per ottenere i diritti di sfruttamento del campo da golf pubblico, un affascinante percorso di 18 buche affacciato sulla costa del Bronx, proprio dove il fiume East si congiunge con il Long Island Sound.
L’immagine monumentale del cartello “Trump Links”, che dominava l’orizzonte per chi transitava sul ponte di Whitestone, è stata rapidamente rimossa, dando spazio alla nuova denominazione: Bally’s Golf Links at Ferry Point.
Perché Bally's dovrebbe versare a Trump 115 milioni 3an5g
Ma la vera sorpresa viene da una clausola inserita nel contratto, un'intesa che è sfuggita all’attenzione dei più. Bally’s si è impegnata a corrispondere ulteriori 115 milioni di dollari a Trump, un somma cospicua, nel caso il casinò dovesse vedere la luce.
Un documento che attesta tale intesa è diventato oggetto di discussione in un processo che coinvolge le presunte menzogne di Trump riguardo il valore dei suoi beni nelle dichiarazioni finanziarie presentate agli istituti bancari. Quel corrispettivo di 115 milioni viene descritto nella lettera come una “commissione per evento di gioco”, una definizione che affonda le radici nel mondo scintillante del gioco d'azzardo.
In un contesto dove il confine tra affari e politica si fa sempre più labile, la questione è destinata a far parlare di sé, rivelando la trama intricata di interessi e alleanze che caratterizza il panorama newyorkese.
50 FREE SPINS senza deposito, bonus fino a 1.500€ e 250 free spin sul deposito 45294w
I nuovi giocatori che apriranno un conto su LeoVegas Casinò iscrivendosi tramite Assopoker, otterranno un bonus di 50 free spins senza deposito, ed in seguito un bonus fino a 1.500€ e 250 free spins distribuiti su 4 depositi successivi. I free spins, con un valore di 0,20€ ciascuno, sono disponibili su specifiche slot e devono essere utilizzati entro 3 giorni e le vincite derivanti dai free spins sono accreditate come bonus reale.
T&C sono verificabili direttamente sul sito dell’operatore
Fino a 100 Free Spin 6t502b
Bet365 offre fino a 100 giri gratuiti che effettuano un deposito minimo di 10€. I giri vengono assegnati scegliendo un’opzione fino a 5 volte in 10 giorni. Le probabilità di ottenere 5, 10 o 20 giri variano rispettivamente tra il 30%, 60% e 10%. I giri possono essere utilizzati solo su giochi selezionati e scadono dopo 30 giorni. Le eventuali vincite devono essere giocate almeno una volta prima di poter essere prelevate.
T&C sono verificabili direttamente sul sito dell’operatore
100€ alla registrazione, 200€ di cashback sulle slot 1x5or
Betsson Casino offre ai nuovi utenti iscritti tramite Assopoker un Bonus di Benvenuto composto in due parti:
- La prima, con 100€ senza deposito alla convalida del documento di identità (questo è anche definito "bonus slot");
- La seconda, sotto forma di cashback settimanale sulle slot della sezione "Welcome Offer". Il bonus prevede un rimborso del 50% delle perdite nette settimanali fino a un massimo di 50€ per le prime quattro settimane, per un totale massimo di 200€ in Fun Bonus.
T&C sono verificabili direttamente sul sito dell’operatore
Consulta le nostre guide comparative a1w6d
Donald Trump e i casinò qh2z
L'attuale Presidente degli USA conosce molto bene il mercato delle sale da gioco.
Sono stati tre i casinò di Donald Trump ad Atlantic City – Trump Plaza, Trump Castle e Trump Taj Mahal – che rappresentano un capitolo affascinante e controverso della sua carriera. Negli anni '80, Atlantic City sembrava un terreno fertile per il gioco, grazie alla sua prossimità con New York, permettendo ai residenti della Grande Mela di vivere l'esperienza del casinò senza dover volare fino a Las Vegas. Tuttavia, l'illusione di un successo duraturo si è rapidamente affievolita.
Le crisi economiche e la crescente concorrenza con i casinò della Pennsylvania nei primi anni 2000 hanno fatto precipitare Atlantic City in una crisi profonda. Un’analisi del New York Times svela un dato allarmante: Trump ha dichiarato perdite per ben 1,17 miliardi di dollari nella gestione dei suoi casinò tra il 1985 e il 1994, un decennio che avrebbe potuto essere per lui un trampolino di lancio, ma che si è rivelato più simile a un pozzo senza fondo.
Nonostante i numeri, Trump ha sempre difeso l'investimento, sostenendo che l'avventura nei casinò fosse cruciale per la sua crescita personale e professionale. Nel corso della sua carriera, ha ribadito di non essere mai andato in bancarotta, vantandosi addirittura di aver guadagnato 10 miliardi di dollari, un'affermazione che risuona sulle labbra dei suoi sostenitori ma che, per molti, solleva dubbi e interrogativi.
In definitiva, la narrativa dei casinò di Trump ad Atlantic City è una storia di ambizioni, illusioni e realtà economiche che non possono essere negate. Il fascino del gioco ha vissuto il suo apice, mentre i contraccolpi della crisi e la gestione imprenditoriale ne hanno segnata la caduta. Un racconto che, come la stessa vita di Trump, è intriso di luci e ombre, di successi apparenti e di fallimenti silenziosi.