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La fortuna irreale di Kyle Cartwright: centra la 6° royal flush in due anni 4y3e4d

La maggior parte dei giocatori amatoriali di poker guarda ai professionisti con invidia, sognando di replicare anche solo in parte i loro successi ai tavoli. Nella ristretta cerchia di coloro capaci di incassare milioni di dollari ai tavoli di poker c'è anche Kyle Cartwright, poker pro americano che dal 2011 a oggi ha accumulato vincite lorde pari a 2.1 milioni di dollari grazie a 98 piazzamenti a premio.

Cartwright ha anche vinto la bellezza di otto anelli del WSOPc e un braccialetto delle WSOP ma paradossalmente il motivo per cui sono in tanti ad invidiarlo non riguarda le sue vincite ai tavoli di poker. Cartwright, infatti, è riuscito ad ottenere in un altro gioco (che non ha nulla a che vedere con quello che raccontiamo da anni su queste pagine) un successo proporzionalmente molto più grande rispetto a quello che vanta nel poker.

Al videopoker, infatti, il pro originario di Barlett (Tennessee) è riuscito in un'impresa che ha dell'incredibile: nel giro di due anni ha centrato sei royal flush, incassando $100.000 a colpo.

Si tratta di un gioco di mera fortuna nel quale la maggiore parte dei giocatori perde tanti (ma proprio tanti...) soldi...

Il poker come main game, ma che run al videopoker 492y2m

Il suo nome era balzato agli onori della cronaca di Las Vegas nel 2017, quando era riuscito a centrare tre scale reali a Las Vegas tra giugno, luglio e agosto. In quei tre mesi, il buon Kyle era riuscito a incassare complessivamente $300.000 ($100.000 per ogni royal flush centrata), vivendo quindi una run fuori da ogni logica (le probabilità sono di una su 40.390). Non contento, ha continuato a giocare al videopoker e nel 2018 ha centrato un'altra royal flush per altri $100.000.

È finita qui? Non ancora, perché pochi mesi fa, per la precisione il 23 febbraio 2019, Cartwright ha bustato un torneo del WSOP Circuit in 21° posizione, si è messo a giocare al videopoker del Rio Casino e ha vinto altri $100.000 centrando un'altra scala reale. Delle cinque che ha ottenuto, le prime tre e l'ultima erano a cuori, la quarta a fiori.

Ecco il suo tweet celebrativo, che funge anche come prova della sua vittoria:

Kyle Cartwright, l'uomo da sei royal flush centrate al videopoker 395952

All'epoca del quinto colpaccio al videopoker, la community pokeristica americana aveva reagito con un mix di ironia e invidia. Inevitabilmente, molti colleghi lo avevano etichettato come una "luckbox", una persona dotata di grande... fortuna. Altri, però, avevano giustamente sottolineato il fatto che nel videopoker non esiste alcuna abilità.

Lo vogliamo ribadire anche noi con forza: nel gioco d'azzardo la fortuna è padrona, motivo per cui è sempre importante giocare secondo le proprie possibilità e non esagerare mai.

Kyle non ha mai risposto a certi commenti in cui veniva definito come uno dei gambler più fortunati nella storia di Las Vegas ma nella giornata di ieri ha confermato queste impressioni, poiché è stato il destinatario di un altro regalo incredibile della Dea bendata: il pro americano ha centrato per la sesta volta nella sua vita la scala reale.

Cartwright ha postato su Twitter l'impresa, spiegando che aveva appena bustato un torneo di heads-up. Poco male, considerando che una volta sedutosi al videopoker ha vinto altri $100.000 grazie a una run che a Las Vegas è ormai leggendaria.

Il sesto colpaccio di Cartwright

Ora il level-up nel poker? s726o

Stavolta ha centrato la royal flush grazie alle picche, ma non è questo ciò che conta: nel giro di due anni ha centrato sei scale reali, incassando complessivamente $600.000. Ovviamente non sappiamo quanto abbia perso ma è certo che Kyle Cartwright abbia vissuto una good-run al videopoker che ha dell'incredibile. Una fortuna unica che non va in alcun modo inseguita: il gioco dev'essere un divertimento, una spesa che ci si può permettere.

Chissà se con il bankroll rimpinguato da questo ennesimo big shot, Kyle tenterà il level-up ai tavoli di poker dei campionati mondiali che inizieranno tra poco più di un mese a Las Vegas... di certo c'è che, essendo un vero poker pro, sarà ben consapevole che una run del genere probabilmente non la rivedrà mai al tavolo di poker.

Gianluca Gotto

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