Che Michael Jordan fosse affascinato dalla sfida alla fortuna e al gioco d'azzardo, non è certo una novità e, anche se non esistono cifre ufficiali rispetto a quanto l'ex campione NBA possa essersi "ballato" nelle case da gioco di tutto il mondo, da più di una persona che gli ha gravitato attorno durante la sua folgorante carriera, sono arrivate delle mezze frasi che hanno sempre alimentato questo mito del Jordan giocatore nei casino.
Nei giorni scorsi a queste voci se n'è aggiunta un'altra, quella di Brendan Haywood, che ha rivelato un dettaglio piuttosto piccante del rapporto che Jordan aveva con il gioco e i blackjack.
Michael Jordan e Brendan Haywood 471g4q
I due sono stati compagni di squadra quando la carriera del 6 volte vincitore dell'anello NBA, stava ormai prepotentemente scemando verso l'oblio che lo avrebbe portato poi a rimanere nel mondo dello sport, fondando una scuderia motociclistica, la Michael Jordan Motorsport, prima di acquisire le quote di maggioranza di Charlotte in NBA, allora Bobcats oggi Hornets, per poi venderne la maggior parte e rimanere socio di minoranza.
Quella parte finale della carriera NBA, lo portò a giocare a Washington con i Wizards dal 2001 al 2003, periodo in cui spartì lo spogliatoio con Brendan Haywood, centrone vecchia maniera di 2 metri e 13, draftato dai Cleveland Cavaliers proprio nel 2001 divenuto poi campione NBA nella storica stagione di Dallas del 2011, insieme al tedesco Dirk Nowitzki.
L'esigenza di Michael Jordan di ottenere il massimo anche dai suoi compagni di squadra, lo avevano spesso messo in difficoltà in relazione ai rapporti con essi, tanto che intraprese anche per questo motivo la carriera di golf, sport individuale per antonomasia, ritirandosi per un breve periodo dalla NBA e ando prima al baseball, poi ai green senza eccessive soddisfazioni.
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Michael Jordan e i soldi 4c221p
Non è un segreto che MJ abbia accumulato una tale ricchezza confermata dai suoi più recenti investimenti ai quali abbiamo fatto riferimento in precedenza, che lo ha portato ad essere lo sportivo più pagato dell'epoca e il contratto con la Nike, per il quale Jordan sta ancora ovviamente intascando grossi denari, è solo la punta dell'iceberg di un'esistenza platinata.
Brendan Haywood ha quindi raccontato nei giorni scorsi un aneddoto che vide protagonista Michael Jordan negli anni dei Wizards, colorando di particolari la questione a "670 The Score", dichiarazioni che vi riportiamo fedelmente.
"Ho capito subito che tipo di tenore di vita avesse Michael Jordan durante il mio anno da rookie. Dovevamo giocare una partita di preseason, penso che in Connecticut, al Mohegan Sun Casino, e io sono lì e sto parlando con Mike".
"Mentre sto camminando per il casinò, vedo Mike e Patrick Ewing, che era uno dei nostri assistenti allenatori. In quel frangente Pat sta perdendo circa 40 mila dollari. È lì a sudare, è nervoso e non si sta divertendo. E vedo Mike laggiù che ride e scherza e fuma il suo sigaro", continua Haywood .
"Una cifra spaventosa e lui ride" 19709
"E a quel punto io ho detto: 'Amico, M, amico, ma tu stai vincendo se sei così felice?. Voglio dire, quanti ne hai da giocare ancora?' Ha detto: 'Amico, sono in rosso di circa 800.000 dollari". E io ero tipo, 'Oh mio Dio'. E lui non ci pensava nemmeno... stava solo ridendo e scherzando, non gli importava nemmeno".
"Ha finito per stare sveglio a giocare tutta la notte, uscendo dal casinò con tipo $ 200.000, è arrivato sul bus della squadra con quelli in mano. È stato allora che ho capito quanti soldi avesse davvero: la differenza tra una grande banca e una piccola banca".