Walter White o Sheldon Cooper? Rick Grimes o Frank Underwood? E perchè non Ciro l'immortale? Da ormai qualche anno le serie tv - e i loro personaggi - costituiscono il cuore della moderna creatività narrativa e hanno monopolizzato il concetto di "culto", generando milioni di apionati ad ogni latitudine, a cui non fanno ovviamente eccezione i pokeristi.
D'altra parte stiamo parlando di prodotti perfetti per la fruizione del pubblico odierno: durata relativamente breve, intrecci stimolanti, personaggi complessi che hanno modo di familiarizzare con diverse tipologie di spettatori, scrittura fatta apposta per creare una dolce dipendenza, grazie ad una ormai consolidata convergenza tra vecchi e nuovi media che rendono storie e personaggi onnipresenti dalla tv, ai social, ai nostri dispositivi mobili. Una droga che non uccide, in poche parole.
Ma quali sono le serie preferite dai pokeristi italiani? E poi, esiste una serie più adatta o un personaggio che abbia particolari affinità elettive con un giocatore di poker?
I protagonisti di The Big Bang Theory, così abituati a pensare fuori dagli schemi, risultano familiari a persone generalmente più "smart" della media come sono i poker pro. In una ipotetica partita, dunque, un po' tutta la truppa farebbe la sua figura (noi avevamo provato una simpatica simulazione QUI)
Anche un politico senza scrupoli come Frank Underwood (House of Cards), autentico maestro nell'usare a proprio vantaggio - con ogni mezzo - i leak altrui e tenere ben nascosti i propri, potrebbe riscuotere un discreto successo al tavolo, mentre Walter White (Breaking Bad) avrebbe forse una frequenza di bluff troppo elevata, anche se i più attenti lo ricorderanno capace di far foldare trips e AK a suo cognato Hank con in mano il nulla cosmico di un 72 off.
Sui motivi per cui le serie TV riscuotano un tale successo si è scritto e si scriverà molto. Quello che ci interessa oggi è capire se ci sono ragioni specifiche per cui questo tipo di intrattenimento è così gradito al popolo dei giocatori di poker.

Così mi sono avvalso della collaborazione di un autentico "addicted" di serie tv, uno spettatore attento ed esigente nonchè tra i player più vincenti nella storia del poker online italiano: Vito "invernomuto" Planeta.
Il palermitano suggerisce una chiave di lettura interessante: secondo lui, le serie tv avrebbero una funzione "anestetizzante". "Penso che in generale le serie svolgano una funzione anestetica nei confronti della real life, e questo vale anche per il 'sottomondo' del poker."
Quindi la serie TV come un "cuscinetto" tra noi e la realtà? Quella del grinding online è un'attività che porta con sè un lieve ma costante rischio di alienazione poichè ci si isola dal resto del mondo, anche se la competizione intensiva che si vive multitablando può essere un ottimo pressure test per diversi aspetti della vita di tutti i giorni.
Ma proprio lo stress "da sessione" rende necessario uno stacco, di tanto in tanto, e in questi casi rituffarsi nel mondo reale non è sempre la migliore delle medicine. Secondo "Invernomuto" il punto chiave è proprio in questo bisogno: "Guardando una serie, riesco a staccare dal poker per qualche ora senza per questo dovermi confrontare con la real life. E' una sorta di (ulteriore) evasione, sicuramente migliore di alcool, droghe eccetera."
Le migliori serie per Vito Planeta? "The Wire, Mad Men e Game Of Thrones, ma se True Detective mantiene le promesse della straordinaria prima stagione, allora può stare tranquillamente in questa lista."
La serie "del cuore" è invece "The Wire", "perchè è stata la mia prima serie, ovvero la prima della nuova generazione."
Anche sul personaggio preferito Vito non ha dubbi e va su Don Draper di Mad Men, mentre quando gli chiediamo un paio di serie che potrebbero sorprendere in futuro, Vito ci lascia con due titoli: "Rectify" e "Inside No.9". Chissà se ci avrà preso...
Infine, una curiosità: è peggio la classica sensazione di vuoto che si prova quando termina una serie, o il classico burnout (perdita della voglia di giocare, con conseguente peggioramento dei risultati) da poker? Anche qui Planeta non esita un secondo: "Molto peggio il burnout! Finita una serie se ne trova un'altra, ma se dovesse finire il giochino.... un altro così non si trova!"