Tempi davvero duri per i Daily Fantasy Sports, che negli Stati Uniti d'America rischiano di fare la fine del poker online ai tempi del Black Friday. Dopo l'annuncio delle indagini dell'FBI su DraftKings, ecco arrivare un'altra mazzata: il Nevada Gaming Control Board ha stabilito che i DFS sono giochi d'azzardo e pertanto non possono operare nello stato a meno che non ottengano una specifica licenza.
Le tempistiche potrebbero far pensare a una vera e propria crociata contro i Daily Fantasy Sports, visto che ultimamente anche i media ci stanno andando giù pesante, ma in realtà il presidente dell'NGCB, A.G. Burnett, aveva cominciato un'analisi legale dei DFS già lo scorso luglio: l'annuncio della sua conclusione era solo questione di quando, non certo di se.
Tramite una nota piuttosto breve, Burnett ha affermato come il Gaming Control Board abbia concluso che, a tutti gli effetti, i DFS sono gioco d'azzardo. E "poiché i DFS prevedono scommesse sulle performance collettive di individui che partecipano ad eventi sportivi", chi vuole offrire questo genere di contest all'interno del Nevada deve avere una licenza operativa.
Per questo motivo, siti come DraftKings e FanDuel devono impedire immediatamente ai giocatori del Nevada di connettersi ai loro siti. Burnett ha detto che i DFS saranno eventualmente riaccolti qualora le leggi dovessero cambiare o qualora ottenessero una licenza. Burnett ha specificato inoltre che chiunque al momento possegga la licenza appropriata può offrire i DFS, avvertendo però che "occorre fare attenzione ad associarsi con operatori di DFS che non hanno ottenuto l'approvazione nel Nevada".
Dato che nessun casinò del Nevada ha una piattaforma di Daily Fantasy Sports, è difficile immaginare che qualche operatore possa lanciare un nuovo sito in tempi brevi, visto che le regole impongono che le compagnie online si debbano associare a una sala da giochi terrestre. Per non parlare dei recenti problemi che naturalmente non invogliano nuovi attori ad entrare nel mercato dei DFS.
Ricordiamo che i siti di Daily Fantasy Sports operano in America sfruttando una norma nell'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act (UIGEA) del 2006, che stabiliva come i fantasy sports fossero legali a patto che (per farla breve) i risultati non fossero basati sulla performance di squadre reali (ovvero un singolo team iscritto non può essere composto da un'intera squadra esistente), che i premi fossero noti prima dell'inizio dei contest e che non fossero basati né sul numero degli iscritti né sui buy-in.
A quel tempo, però, legislatori e lobbisti non avevano idea di cosa sarebbero diventati i Daily Fantasy Sports, ragionando semplicemente sui fantasy sport "stagionali" (come il nostro Fantacalcio, tanto per intenderci).