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Daily Fantasy Sports: come cambia la formazione tra cash game e tornei 283v5f

Come abbiamo già visto, nei Daily Fantasy Sports ci sono diverse tipologie di eventi, che in America vengono suddivisi in due grandi aree: cash game e tornei. Questa distinzione sembrerebbe essere identica a quella che c'è nel poker, ma non è così. Con "cash game", infatti, ci si riferisce principalmente agli Head-to-Head e ai 50/50, mentre con "tornei" si parla dei freezout e/o dei tornei garantiti.

Com'è facile immaginare, la formazione che scegliamo per giocare un cash game non può essere la stessa che costruiamo per un torneo. Il motivo è molto semplice: negli Head-to-Head e nei 50/50 viene premiato il 50% del field, mentre nei tornei freezout e/o garantiti meno del 20%. Questo aspetto è fondamentale, perchè molti giocatori che si affacciano ai Daily Fantasy Sports senza esperienza spesso commettono l'errore di iscriversi a più contest con la stessa squadra. Come vedremo in questo articolo, uno dei criteri base per scegliere i giocatori riguarda proprio la struttura dell'evento.

Derek "Notorious" Farnsworth è un professionista americano dei DFS (#7 nel ranking di Rotogrinder.com che conta più di 21.000 partecipanti) che, per spiegare come differisce la costruzione della formazione nel cash game rispetto ai tornei, ha scritto un post su Rotoworld.com che noi abbiamo tradotto qua sotto. Farnsworth analizza le due tipologie di contest singolarmente, basandosi sulla sua esperienza nell'NBA.

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"Dal momento che nei cash games è molto più facile andare a premio, l'obiettivo è quello di produrre una squadra con un alta percentuale di floor", scrive "Notorious". Il floor è una statistica che indica la percentuale con la quale una squadra o un giocatore totalizza meno di 20 fantasy points. Può sembrare assurdo volere una squadra di giocatori che non fanno molti punti ma in questo caso un senso c'è, perché quelli con un  floor alto (quindi con una buona percentuale di partite da meno di 20 punti) spesso sono anche quelli più costanti. E nei cash game tutto ciò che conta è la costanza.

"In altre parole, dovete costruire una formazione "sicura" che sia ben bilanciata e che abbia grandi possibilità di mettere a segno un punteggio finale solido", prosegue il professionista americano. "Nei cash games non dobbiamo cercare quei giocatori da "boom or bust" (cioè che possono fare una partita straordinaria a sorpresa oppure rivelarsi un totale fiasco, ndr) perchè non abbiamo la necessità di sconfiggere l'intero field. Dobbiamo battere solo il 50% dei partecipanti per vincere".

Andando a prendere come esempio il basket è più facile comprendere questo aggio: "Il basket è uno sport nel quale i giocatori hanno un floor molto alto. Questo perchè la produzione (di fantasy points, ndr) è direttamente collegata all'opportunità, che a sua volta è direttamente collegata ai minuti di gioco, che sono facilmente prevedibili in NBA. Dovete puntare quei player che giocano con grande costanza in ogni singola partita. Per esempio, diciamo che dovete scegliere per il ruolo di centrale tra Marc Gasol e Derrick Favors. Nel cash game opterei per Gasol, perchè ha un floor molto più alto e gioca molti più minuti ogni notte".

La strategia base per i cash games, quindi, è quella di avere giocatori che stanno tanto tempo in campo e che magari totalizzano pochi punti ma con grande costanza: "Il punto fondamentale nel cash game è di valorizzare i giocatori con un floor alto rispetto a coloro che sono scostanti".

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"La strategia, qua, è esattamente l'opposto rispetto ai cash game: dovete costruire un team con il cealing più alto possibile", spiega "Notorius". Il cealing rappresenta invece la percentuale di partite nella quale un giocatore o una squadra totalizza più di 40 fantasy points. Questo valore è fondamentale nei tornei perchè non garantisce costanza ma exploit improvvisi che possono far schizzare il vostro team in testa alla classifica.

"La ragione è che nei tornei vanno a premio solo poche squadre. Mentre in un cash game va a premio il 50% del field, nei tornei meno del 20%. Sapendo che hai bisogno di un punteggio altissimo per vincere il torneo, devi puntare a giocatori diversi rispetto a quelli con floor molto alti".

Farnsworth decide poi di smentire una credenza piuttosto diffusa sui DFS: "Una delle convinzioni più errate è che sia necessario avere solo player da "boom or bust" se vuoi vincere un torneo. Certamente va bene puntare su giocatori ad alta varianza ma questo non significa che devi evitare quelli costanti. L'unica cosa che conta nei tornei è il massimo punteggio che può ottenere un giocatore (negli USA chiamano questo parametro "upside"). Anche se un giocatore ha un floor elevato, può comunque essere utile nei tornei se ha anche un alto ceiling".

Floor e ceiling, dunque, sono due statistiche che non sono correlate tra loro: un player può avere entrambi molto alti o molto bassi. Un'altra mossa piuttosto intelligente è quella di distinguersi dalla massa: "Cercate quei giocatori con una bassa percentuale di ownership (ovvero che sono presenti in pochi team, ndr).  La ragione è molto semplice: è più facile staccarvi dal gruppone quando il vostro team è costruito con giocatori che non sono molto comuni".

Questo non significa scegliere i giocatori a caso, sperando nella partita della vita. La strategia personale di "Notorius", infatti, è un'altra: "Una delle mie strategie preferite nel basket è di scegliere quelle superstar che sono impegnate in partite difficili. Le superstar possono avere risultati ottimi nei DFS indipendentemente dall'avversario ma al tempo stesso possono avere una percentuale bassa di ownership in quelle serate nelle quali affrontano squadre competitive".

Gianluca Gotto

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