Vai al contenuto

DraftKings come Full Tilt? Dipendente utilizza i dati sugli utenti e vince 350.000$ 6b6h5h

Era il dicembre 2009 e durante una sessione che verrà ricordata per sempre dagli apionati di poker online, Brian Hastings vinse 4 milioni di dollari da Viktor "Isildur1" Blom massacrandolo ai limiti 500$/1.000$ di Pot-Limit Omaha. Una cifra pazzesca, che all'epoca rappresentava tutto il bankroll dello svedese.

Qualche giorno dopo venne fuori un retroscena decisamente spiacevole: Brian Hastings era riuscito ad annientare "Isildur1" anche grazie alla condivisione delle sue hand history con i colleghi di Cardrunners Brian Townsend e Cole South, al fine di poter studiare il gioco dell'avversario nei minimi dettagli. Un vantaggio non solo enorme, ma anche illegale, visto che questo comportamento era vietato nel regolamento della poker room.

Come se questo non bastasse, dopo il Black Friday spuntarono fuori una serie di voci molto insistenti da parte di alcuni ex dipendenti: chi lavorava in Full Tilt aveva la possibilità di guardare le mani ate (e le hole cards) di tutti gli utenti e sfruttando queste preziose informazioni, qualcuno decise di sedersi contro quei giocatori che sapeva essere poco abili. Si avanzarono anche delle ipotesi secondo cui Hastings, Townsend e South non solo condivisero le hand history tra di loro, ma sfruttarono anche il database completo di Blom fornito dalla stessa Full Tilt ai vertici di Cardrunners, che all'epoca era un forte partner della poker room.

Qualcosa di molto simile è successo recentemente ai due colossi americani dei Daily Fantasy Sports, DraftKings e FanDuel. Come hanno riportato svariate fonti autorevoli (tra cui anche il New York Times), diversi dipendenti di queste due superpotenze del gaming online hanno sfruttato delle informazioni riservate sugli utenti per creare formazioni competitive e avere più possibilità di vincita.

Questa pratica riguardava soprattutto uno dei dati cruciali per costruire la giusta lineup nei tornei: la ownership, ovvero la percentuale con la quale un giocatore viene selezionato. Se un player è molto comune, molto probabilmente è anche molto forte, ma al tempo stesso non permette a chi lo sceglie di emergere dal "gruppone" di partecipanti: se l'80% dell'utenza selezionasse Insigne (calciatore molto amato dai giocatori di DFS), il vantaggio sugli avversari sarebbe minimo perché per quanti punti possa portare, comunque non darebbe niente in più rispetto all'80% del field. È bene sottolineare che la percentuale di ownership non è pubblica finché non inizia il torneo: solo chi lavora per il sito è in grado di conoscerla.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Si capisce, quindi, che sfruttare dati e statistiche private dei giocatori fornisce un vantaggio enorme e scorretto. Il caso più eclatante finora è quello di Ethan Haskell, analista presso DraftKings che, studiando le mosse di utenti molto abili e osservando i giocatori più selezionati, è riuscito a creare una serie di formazioni molto equilibrate, senza player troppo comuni e con diverse possibili rivelazioni. Ovviamente il suo contratto non gli permette di giocare su DraftKings, così Haskell ha fatto tutto sui rivali di FanDuel, dove ha chiuso in 2° posizione in un torneo da 5 milioni di dollari garantiti e ha intascato la bellezza di 350.000$.

Viste le cifre in ballo, il suo caso ha fatto scoppiare lo scandalo e il New York Times ha addirittura definito il suo comportamento pari all'insider trading in ambito finanziario. DraftKings e FanDuel hanno immediatamente provato a rimediare aggiornando il regolamento interno e vietando a tutti i dipendenti di giocare su qualunque altra piattaforma di DFS. Basterà per preservare la loro credibilità negli USA? Difficile dirlo, visto che già di per sé la situazione non è propriamente stabile: è vero che entrambe le piattaforme generano fatturati da capogiro ma, proprio com'era per Full Tilt Poker, il mercato non ha una regolamentazione precisa e l'incubo di un nuovo Black Friday è sempre dietro l'angolo.

Gianluca Gotto

Gianluca Gotto 1j103i

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI
Spin & Go: La guida per imparare a diventare giocatori vincenti. Lezione 1: le due "V", Varianza e Vittoria

La prima lezione della nostra guida dedicata a chi vuole provare a diventare un giocatore vincente di Spin & Go.