[imagebanner gruppo="pokerstars"] Si sono conclusi gli eventi #13 e #14 delle WSOP 2015, quelli di cui vi abbiamo parlato ieri a proposito della penultima giornata di gioco. Nel primo caso si trattava di un torneo di Omaha/Stud Hi/Lo da 2.500$ di buy-in che vedeva tre giocatori ancora in corsa, mentre con il secondo ci riferiamo allo shootout da 1.500$. Vediamo i risultati nel dettaglio.
Event #13 2.500$ Omaha/Stud Hi/Lo 681m5o
Tutti i favori dei pronostici erano sull'americano Hani Awad, eppure alla fine è stato il russo Kostantin Maslak a centrare il braccialetto. La sua vittoria è stata costruita mano dopo mano fin dall'inizio del Day 4, giornata nella quale i giocatori rimanenti erano solo tre. Maslak ha infatti iniziato a incamerare diversi piatti per poi eliminare in terza posizione l'inglese Benjamin Dobson (105.893$), portandosi in questo modo a quota 2.2 milioni. Il chipleader Awad era comunque ancora molto distante - 3.8 milioni - ma nel giro di due ore di intenso heads-up il russo è riuscito prima ad agganciarlo e poi a superarlo. Infine gli ha dato il colpo di grazia quando i due vanno ai resti e Maslak centra il colore al Re in 4th street. Arriva in questo modo il primo braccialetto della Russia in questa edizione delle World Series, e il fatto che sia stato centrato nelle varianti non è un caso, vista la grande ione di questo popolo per i mixed games.
Questo il payout:
1. Konstantin Maslak $269,612
2. Hani Awad $166,583
3. Benjamin Dobson $105,893
Event 14 1.500$ No-Limit Hold'em Shootout 5s1g1j
Nello shootout tutti gli occhi erano puntati su Dennis Phillips, che dopo infinite bandierine cercava la prima vittoria alle WSOP. Per lui invece è arrivato nuovamente il 3° posto, che in questo caso non gli è valso i 4.5 milioni di dollari intascati nel Main Event 2008 ma 113.265$, che comunque non sono certamente da buttare. A vincere è stato invece Barry Hutter, giocatore poco conosciuto alle nostre latitudini ma estremamente vincente per la giovane età: con questo successo da 283.546$ sfiora quota 1.8 milioni di dollari vinti in carriera.
Il Day 3 di questo torneo è iniziato, come da previsioni, in maniera molto blanda e lenta. Il motivo è che essendo nella formula shootout tutti partivano praticamente con lo stesso stack al final table e quindi non c'erano shortstack costretti a dare action fin dalle prime battute. Proprio per questo motivo ci vogliono più di due ore per assistere alla prima eliminazione, quella di Randy Pfeifer in 10° posizione per mano dello scatenato Ben Zamani. Lo statunitense è il protagonista di questa fase e infatti poco dopo manda a casa anche Benjamin Ramage, scoppiandogli i Re con A-Q.
In 8° posizione è la volta di Daniel Strelitz, che manda tutto con A-9 ma trova il doppio call di Young e Phillips, entrambi con un A-Q che regge allo showdown. Dennis Phillips si occupa anche del russo Anton Smirnov, eliminato con un A-J che ha la meglio su K-Q. Il finalista del Main Event 2008 e Ben Zamani sono i due giocatori più in forma al tavolo, mentre Elizabeth Montizanti e Kitty Kuo, uniche due donne presenti, restano a galla.
Dopo l'eliminazione in 6° piazza di Orson Young, ancora una volta a opera di Zamani, tocca proprio alla Montizanti e indovinate chi la costringe ad alzarsi dal tavolo? Ovviamente il solito Ben Zamani, che in questo caso centra una doppia coppia con 6-5 e scoppia gli Assi della sua avversaria. Poco dopo tocca a Kitty Kuo e in questo modo si infrange il suo sogno di diventare la prima donna a trionfare in un evento shootout. Nel suo caso è Barry Hutter a eliminarla, anche stavolta con uno scoppio: il K-J della taiwanese soccombe al K-10 dell'avversario.
Nonostante questo colpo messo a segno, Hutter resta sempre dietro a Phillips e soprattutto a Zamani, che conduce con oltre il 50% delle chips in gioco. Tuttavia non è lui a uscire, perchè Dennis Phillips sembra patire la fase three handed e infatti ci lascia con la medaglia di bronzo: apre Zamani dallo small blind e Phillips va ai resti con K-9 ma l'avversario chiama con A-7 e il suo vantaggio preflop regge anche sul board.
L'heads-up incomincia con Zamani in vantaggio per circa 4.7 milioni a 1.2 ma ancora una volta Barry Hutter non si arrende e nonostante un final table giocato da comparsa, si accende nel testa a testa, recuperando rapidamente lo svantaggio. Forse in preda a una leggera frustrazione nel vedere l'avversario in rimonta, Zamani tenta un bluff poco credibile (soprattutto perchè poi al river fa check) e Hutter incamera un piattone che lo riporta in parità.
Grazie a un hero call con 6-6 sul board 10-4-8-8-5, Barry si porta in netto vantaggio e poco dopo rifila il colpo di grazia. Sul flop q 3 k i due vanno ai resti girando due progetti: 9 10 per Zamani e a 6 per Hutter, che si ritrova comunque in vantaggio. Non c'è bisogno di aspettare il river per incoronarlo, perchè il turn è un 5 che gli fa chiudere il flush draw. Per lui 283.546$ e primo braccialetto WSOP in carriera.
Questo il payout finale:
1. Barry Hutter $283,546
2. Benjamin Zamani $174,771
3. Dennis Phillips $113,265
4. Kitty Kuo $82,890
5. Elizabeth Montizanti $61,560
6. Orson Young $46,332
7. Anton Smirnov $35,302
8. Daniel Strelitz $27,216
9. Grayson Ramage $21,208