Era sopravvissuto ad un pauroso incidente motociclistico nel 1995, quando i medici dicevano che non c’era più niente da fare, ma purtroppo non è riuscito a sconfiggere quella tremenda malattia che risponde al nome di leucemia.
Un gambler della vecchia guardia, Bob Stupak, statunitense della Pennsylvania è morto a 67 anni dopo una vita avventurosa e ricca di eccessi, di idee geniali e fallimenti. Come quella torre d’osservazione che doveva essere il suo fiore all’occhiello, la Stratosphere, costata 550 milioni di dollari e poi venduta per fallimento - potete ancora ammirarla andando a Las Vegas- o il Vegas World, che a metà degli anni ’80, al suo apice, fatturava qualcosa come 100 milioni di dollari l’anno.
Non sono tuttavia mancati i successi pokeristici, nella vita di “Polish Maverick”, il più prestigioso dei quali è stato il braccialetto vinto alle WSOP del 1989 nel Deuce To Seven Lowball, ma non gli sono mancati neanche un tavolo finale del WPT nella sua prima edizione e una partecipazione alla prima serie del programma “High Stakes Poker”.
Un giocatore figlio di un poker che ormai non c’è più, circondato forse da meno riflettori e più polvere, un mondo che non potremmo mai conoscere ma di cui quelli come Bob Stupak hanno scritto pagine anche per noi.