Altro grande colpo messo a segno da Pokerstars, che accoglie nel suo team di professionisti sponsorizzati Johnny Lodden. Il 23enne norvegese va così a rimpolpare la ricca scuderia della room che vanta già moltissimi campioni in squadra, tra cui i nostri Luca Pagano e Dario Minieri. Ed è proprio con il popolare "caterpillar" nazionale che si possono trovare le maggiori somiglianze, intesi come una serie di punti in comune nel gioco.
Johnny è infatti un giocatore che non definirei aggressivo: "asfissiante", forse è un termine più adatto. Lo può confermare chiunque sia stato seduto allo stesso tavolo con lui, sia sulle rooms online (fino a ieri era stato griffato prima betsson e poi unibet), che dal vivo, in uno dei tanti eventi che il norvegese di origini asiatiche gioca ormai con ottimo profitto. Entra in moltissime mani, quasi sempre con raise e re-raise, con una gamma di carte davvero troppo estesa per riuscire ad essere letto in maniera decente. In alcuni frangenti, come per altri giocatori iperaggressivi, questa caratteristica si trasforma però in un limite.
I suoi risultati più recenti sono eccellenti: Johnny ha sfiorato il tavolo finale al Main Event WSOPE di Londra lo scorso settembre. Al suo attivo anche ben sei ingressi "in the money" agli EPT dove, nella maggior parte di questi casi, ha dominato i tavoli accumulando chips, per poi cedere poco prima del tavolo finale. Un esempio di ciò sono state le EPT finals di Montecarlo lo scorso aprile, in cui era stato chipleader fino a quando erano rimasti solo due tavoli, per poi dilapidare tutto in un paio di mani.
Johnny Lodden avrà adesso l'occasione di farsi valere con la griffe di Pokerstars, che così arriva anche al mercato norvegese proseguendo in quell'ottica, mista di fattori tecnici e geopolitici, che la celebre pokerroom adotta nella scelta dei giocatori a cui legare la propria immagine.