Qualsiasi torneista che è partito dal basso ed è poi riuscito ad arrivare ad alti livelli conosce bene l'importanza dei satelliti nel poker online. Per chi non ha un bankroll particolarmente profondo, questi tornei di qualificazione rappresentano un'opportunità straordinaria di partecipare ad eventi molto ricchi. Ma non solo: i satelliti sono preziosi anche per far crescere velocemente il bankroll senza nemmeno prendere parte all'evento a cui ci si è qualificati.
La maggior parte delle poker room, infatti, dà la possibilità al vincitore di un satellite di scegliere se partecipare all'evento oppure intascare i soldi del buy-in. Poniamo ad esempio di vincere un satellite per il Pokerstars Championship di Barcellona su Pokerstars.com: in caso di vittoria possiamo decidere di volare in Catalogna oppure di farci accreditare i €5.300 del buy-in direttamente sul nostro conto gioco.
Questa possibilità ha permesso a tanti noti professionisti di far salire rapidamente il proprio bankroll, perché il field nei satelliti è stato per anni molto soft e abbordabile. Alcuni top player di oggi devono i propri successi ai sat, che gli hanno permesso di incassare migliaia di euro ogni volta che ne vincevano uno. Su tutti, il caso più clamoroso è probabilmente quello di Stephen Chidwick.

Oggi il player inglese è un affermato regular dei tornei più ricchi del mondo ed è considerato uno dei migliori in assoluto nelle varianti. Ma se è riuscito ad arrivare fino a questo punto è grazie a un particolare tipo di satellite che ha grindato per anni su Full Tilt Poker.
Parliamo dei Sit&Go Step della storica poker room statunitense, che qualche nostro lettore di lunga data ricorda sicuramente. Il format era molto semplice: si partiva da un Sit&Go 6-max da $1 (Step 1) che premiava i primi due classificati con un ticket per lo Step 2 con buy-in di $3. Gli step erano 6 e l'ultimo era un Sit&Go 6-max Winner Take All: solo il vincitore andava a premio, assicurandosi l'ingresso per il Main Event WSOP.
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Questa particolare struttura è stata poi ripresa da tutte le principali poker room del mondo, perché ha un appeal molto forte sugli utenti: partendo da un investimento irrisorio (ai tempi di Full Tilt esisteva addirittura lo Step 0, un Sit&Go multitable da $0.11 e 27 giocatori) chiunque può sognare di completare la scalata e andare a Las Vegas a giocare per il braccialetto.
Oppure può scegliere di non presentarsi a Las Vegas e incassare i $10.000 del buy-in.
Questa era proprio la strategia di Stephen Chidwick, che durante i tempi d'oro di Full Tilt Poker grindava gli Step con una consapevolezza: anche volendo, non avrebbe potuto giocare il Main Event WSOP. Il motivo è più semplice di quanto si possa pensare: all'epoca aveva meno di 21 anni, l'età minima per entrare in un casinò negli Stati Uniti.
La sua età non gli impediva però di giocare online, Step compresi. Dalla sua cameretta in Inghilterra, Stephen ne giocò a migliaia tra i 18 e i 21 anni, vincendone un numero enorme.
"È vero, quando ero più giovane ho giocato un sacco di Step, nei quali partivi dallo Step 1 e salivi fino allo Step 6. Se vincevi quello, vincevi l'ingresso al Main Event WSOP", ha spiegato nel 2012 a Pokerlistings.com. "Ne ho giocati davvero tanti e complessivamente ho vinto 101 ingressi al Main Event".
101 ingressi da $10.000 significa un profitto di oltre un milione di dollari, ottenuto prima ancora di compiere 21 anni. Erano altri tempi, nei quali c'era più traffico e il field medio era decisamente più soft. Tuttavia, quella di Chidwick fu una vera e propria impresa, che gli permise di costruire il bankroll giusto per dare l'assalto ai tornei high stakes. Oggi l'inglese ha 7.5 milioni di dollari di vincite lorde nei tornei live e 4.9 milioni di dollari nel poker online. Numeri sensazionali di una carriera iniziata grazie ai tornei satelliti.