Poker onlineTra i grinder ci sono "eroi" sconosciuti: è il caso di Kevin "YaDaDaMeeN21" Haynes, che sta per confermarsi Supernova Elite per il sesto anno di fila, giocando oltre 15.000 mani di cash game al giorno.
La sua carriera comincia infatti nel 2007. Fino ad allora, non faceva che are da una poker room all'altra, per sfruttare i bonus primo deposito e rimpolpare così il proprio bankroll: è allora che, mentre giocava al NL25 su Full Tilt Poker, scopre che esiste la possibilità di diventare Supernova Elite.
Negli ultimi anni, a causa del Black Friday, Kevin ha viaggiato fra Costa Rica, Thailandia, Malta e Londra
All'epoca era una promessa del basket, e proveniva da una famiglia californiana tutt'altro che ricca, ma la sua decisione venne presto presa: decise di dedicarsi al poker a tempo pieno. Rimpolpato il suo bankroll, nel giugno di quell'anno attacca la corsa a Supernova Elite giocando al NL100, e riesce a raggiungere quell'obiettivo.
Fino ad oggi, ha accumulato quasi sei milioni di VPP, un numero impressionante che avrebbe potuto essere anche maggiore, se non fosse che il Black Friday e la pigrizia lo spingono lontano dai tavoli da poker per circa tre mesi l'anno, tempo che spende soprattutto per visitare famiglia ed amici.
Ogni volta, quindi, verso la fine dell'anno si lancia in maratone di oltre dodici ore di gioco al giorno, che comincia attorno alle sei del pomeriggio, giocando su una ventina di tavoli al NL200 6-max, mischiandolo col NL100 quando necessario. Circa seimila mani, pausa di mezz'ora, e poi via con una seconda sessione da diecimila. Fino ad oggi a dicembre ha sempre raggiunto il suo traguardo, ed anche quest'anno pare ce la farà.
Si tratta di un player solido, che gioca con statistiche come VPIP 23 PFR 18, perde molto di non-showdown ma recupera col resto: in ottobre, miglior mese della sua carriera, ha vinto 30.000 dollari giocando 491.000 mani. E non si tratta certo di un episodio isolato.
Il grafico dello scorso ottobre di "YaDaDaMeen21" parla piuttosto chiaro
Fra agosto e settembre - ovvero da quando si è trasferito da Malta a Luton, nei pressi di Londra - ha infatti messo assieme altre 957.000 mani, vincendo 51.000 dollari. Esclusa, naturalmente, la rakeback da Supernova Elite.
Dice di non aver mai avuto downswing prolungati ("al massimo una quarantina di buy-in") ma di aver fatto breakeven in estate per circa 300.000 mani. In molti gli consigliano di fare level-up, ma lui rimanda questo appuntamento al 2014: "Ho già giocato fino al NL1000, ma accusavo troppo i downswing a livello monetario - spiega su TwoPlusTwo - quindi credo di salire ai mid-stakes dal prossimo anno".
Ma anche quello che sembra il grinder perfetto ha naturalmente spazio per migliorare, non solo a livello tecnico ma anche per quello che riguarda l'organizzazione. Dedicando così tanto tempo al poker, infatti, ha poco tempo per il resto: mangia perciò male, e la sua postazione per grindare è tutt'altro che esemplare, tanto che in molti si chiedono come faccia a giocare così tanto in queste condizioni...
La "postazione" di Kevin è uno schiaffo al buonsenso #DontTryAtHome
Il fatto che tecnicamente abbia ancora ampi margini di miglioramento - un grinding così logorante non può certo giovare alla qualità del gioco - e che commetta anche errori grossolani in fase di "programmazione" dei suoi obiettivi non fa che renderlo ancora più eroico agli occhi di molti, che si sentono motivati dal suo esempio.
Perché una sedia ergonomica o un pasto che non sia surgelato si trovano al supermercato, la forza di volontà, quella ancora no.