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Jamie Kerstetter: "Come e perché mi sono giocata tutto al primo livello del Main Event WSOP" 2y405d

Il Main Event WSOP è unanimemente considerato uno dei tornei più giocabili al mondo. Si tratta di un mega evento da $10.000 di buy-in con livelli dei bui da due ore, che inizia con uno starting stack di 50.000 sui blinds 50-100. Ciò significa che ogni giocatore ha a disposizione uno stack di partenza di ben 500 big blind, un aspetto che garantisce un grande margine di errore e la possibilità di "sopravvivere" piuttosto facilmente almeno fino al Day 2.

Considerando il prestigio e il costo del buy-in del Main Event WSOP, nessuno vuole trovare l'eliminazione al Day 1. In particolar modo i professionisti, che sanno bene quanto sia profittevole limitarsi a giocare con il punto e lasciare che gli avversari meno esperti gli "regalino" chips.

A volte, però, al tavolo di poker si vengono a creare determinate situazioni che non ti permettono di essere conservativo nelle scelte. Se ad esempio hai un ottimo punto come un top set e il tuo avversario spinge forte, diventa controproducente foldare per preservare lo stack. Ma se poi turn e river aumentano esponenzialmente le possibilità che quello stesso avversario abbia un punto superiore al tuo, la situazione si complica maledettamente. Specialmente se si è al primo livello del Main Event WSOP.

La prima volta di Jamie Kerstetter al Main Event WSOP 1y6i7

Jamie Kerstetter è una giocatrice professionista americana che spesso partecipa anche a Poker Night in America. Gioca soprattutto al cash game, ma non disdegna i tornei (ha 128 ITM in carriera e oltre $600.000 incassati) e quando nell'estate del 2017 è riuscita a qualificarsi per la prima volta nella sua vita per il Main Event WSOP, non ha esitato a giocarlo invece di incassare i $10.000 del buy-in.

"Avevo vinto il satellite per il Main Event WSOP", dice Jamie in un video prodotto da The New Yorker dove alcuni pro raccontano le loro mani più memorabili. "Ero al Day 1 e avevo intenzione di giocare per più giornate, perché questo torneo ha la miglior struttura possibile. Non devi mai prenderti grandi rischi nei primi livelli proprio perché è estremamente giocabile, eppure io mi sono ritrovata a giocarmi tutto lo stack non solo al Day 1 ma al primo livello di giornata".

La mano in questione inizia proprio dalla Kerstetter, che spilla j j da UTG e apre il gioco a 250 con uno stack di circa 50.000 chips. Foldano tutti fino al bottone, che rilancia a 700 chips. Il giocatore sul big blind non ci sta e rilancia a sua volta a 2.000 chips. La Kerstetter decide di chiamare e lo stesso fa il bottone.

Road to Campione

Ci sono 6.050 in mezzo e il flop è 7 10 j . Il big blind punta 2.000, Jamie Kerstetter rilancia a 8.500, il bottone folda e il big blind chiama.

"È un pot già molto grosso e io ho il top set. Ho il second nuts ed è improbabile che uno dei miei due avversari abbia 8-9. Il big blind, che aveva 4-bettato preflop, punta 2.000. È una bet molto piccola che mi conferma ciò che pensavo: è un giocatore amatoriale. Opto quindi per un rilancio a 8.500, il bottone folda e il big blind chiama".

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Jamie Kerstetter

Turn 4m6p1z

Il turn è un 8 . Il big blind non aspetta e punta 10.000. Jamie Kerstetter chiama.

"Ora ci sono quattro carte collegate tra di loro. Al big blind basta un 9 per battermi e decide di uscire in donk-bet per 10.000. È ridicolo: siamo al primo livello del Main Event WSOP, siamo entrambi più di 400x e questo tizio vuole giocare per tutte le chips! Se ha un 9 batte il mio set di Jacks... ma ha davvero un 9 nel suo range? Sarebbe davvero inusuale se avesse 4-bettato preflop con un 9, considerando anche che è un giocatore amatoriale. Ma i giocatori amatoriali sono imprevedibili, quindi non è facile capirli in queste situazioni. Alla fine penso che stia bluffando e chiamo".

La decisione al river: call o fold? 1n225n

Il river è un 3 . Il giocatore sul big blind va subito all-in.

"Su quel river il mio cuore sprofonda. Ora, oltre ad essere indietro a una scala, sono dietro anche a un colore. Se stava semi-bluffando sul turn, ora probabilmente ha hittato. Cerco di pensare a cosa potrebbe avere, ma lui va all-in per 20.000. Ora devo decidere se rischiare di uscire da un torneo da $10.000 di buy-in dopo appena un'ora oppure foldare il mio set di Jack. Sto sudando, sono agitatissima ma cerco di ragionare: se ha il colore può averlo solo con mani come A-Ks, ma sul turn cosa rappresentava? Un 9? Il suo modo di giocare la mano dimostra che ha cambiato più volte il suo range percepito. Solitamente questo è un segnale forte che indica un bluff. Non è coerente".

Alla fine Jamie Kerstetter chiama per tutte le sue chips.

"Decido di chiamare. Se perdo scoppio a piangere e torno a casa, ma lui gira q q e fa un gesto come a dire "non so se sono buono con questa mano". Non sapeva nemmeno se stava valuebettando o bluffando... così ho vinto un monster pot che ha contribuito a farmi andare a premio per la prima volta nel Main Event WSOP".

Gianluca Gotto

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