Non è andata come tutti sognavamo, ma il final table del WSOP Paradise Main Event 2024 è stato comunque memorabile, oltre a restituirci un Mustapha Kanit gigantesco, che ottiene il premio più alto in carriera anche se il braccialetto è purtroppo sfuggito. L'azzurro ha chiuso al 3° posto, la vittoria è andata al cinese Yinan Zhou in un final table dalle mille sfumature.
In questo Articolo:
WSOP Paradise Super Main Event: la cronaca del final table 6j4v2g
Come capita spesso nei grandi tornei, il final table nasconde molte storie al suo interno che si intrecciano e a volte si scalzano a vicenda. Si inizia con delle certezze e, quasi sempre, si chiude con tutt'altre verità.
Addamo, il bluffatore bluffato 13116u
Si prenda Michael Addamo, il maniac per definizione, la sfinge illeggibile sui bluff, che è stato in testa fino a quando non ha trovato uno con il pelo sullo stomaco di bluffarlo a sua volta in uno spot cruciale. Parliamo del futuro vincitore, e della bet da 47 milioni sul river 7 10 4 9 q con a j in mano, che ha fatto foldare a 10 all'australiano.
Lì è iniziata la discesa di Addamo, che poi è stato anche punito dagli dei del poker sempre contro Zhou, che ha centrato punti troppo duri da foldare per il suo avversario come una scala con k q su a 10 7 j 10 in cui Addamo aveva a k .
Dunque, fino a quando si è rimasti in 6 (dopo le uscite di Lehmann, Lipauka e Bonomo) è stato un torneo contraddistinto dal comando di Addamo che non era sembrato mai in discussione, con Mustapha Kanit e Yinan Zhou che si contendono il ruolo di principale antagonista, mentre gli altri sembrano più in attesa degli eventi.
Musta sale in cattedra, esce Liv 6f1y3z
Il bluff di Zhou ad Addamo cambia tutto, ma cambia anche per Musta che sente sempre più fiducia e sale in cattedra, assumendo di fatto il controllo del tavolo. L'italiano non sbaglia quasi nulla anche se i board contro il cinese gli restano un po' indigesti. La lotta per il comando del tavolo tra Musta e Zhou è comunque la parte più interessante di tutto il tavolo finale.
Nel frattempo, Liv Boeree fa la storia ed esce al quarto posto per il suo miglior risultato in una carriera che in realtà era terminata già da diversi anni. Ma la ex pro e divulgatrice scientifica, arrivata alle Bahamas senza il boyfriend Igor Kurganov e con il tifo "vip" di Elon Musk che è storico amico della coppia, ogni tanto torna ai tavoli e stavolta diciamo che ne è valsa la pena.
Il film a 3 left, gli scontri Musta-Zhou e Aziz in attesa 6y6i1r
Rimasti in tre, la dinamica risulta ancora più chiara. Anche per una mera questione di margini di manovra, Musta contende a Zhou il bastone del comando, mentre il brasiliano Aziz è costretto all'estrema attesa da uno stack quasi mai giocabile. Il "quasi" si romperà improvvisamente più avanti, ma ci arriveremo.
Nel frattempo, Kanit e Zhou se le danno. Il cinese vince un gran piatto con 98 vs 78 facendosi pagare una chirurgica value bet al river 8-4-3-6-J, Musta si riprende con QT vs A8 in una mano in cui chiude scala al river anche se l'asiatico non ci casca fino in fondo.
Poi ci sono due sussulti, dati dalla dinamica del tavolo che vede ormai Zhou sopra i 600 milioni e gli altri due sotto poco sopra i 200. Musta limpa con KJ e viene messo ai resti da Zhou, che ha 55 da big blind. L'italiano ci pensa un minuto buono, prima di mettere e vincere il colpo grazie a un J sul flop.
Le due mani che cambiano tutto 6jb3m
Musta diventa così di nuovo chipleader, ma non dura tanto, per via dell'unica mano del final table dove forse l'azzurro ha da recriminare. Sul livello 4.000.000/8.000.000 BB ante 8.000.000, Aziz folda come da prassi e Musta decide di aprire a 24 milioni con 7 3 , mentre Zhou si limita al call con a 8 . Sul flop 6 9 8 l'azzurro continua per 18 milioni, Zhou fa ancora call. Il copione si ripete sul turn 9 , stavolta per 32 milioni.
Sul river 9 , Musta decide di spararne una terza in bluff totale, ma i 58 milioni di bet vengono chiamati senza patemi dal rivale, che così torna di prepotenza in testa a 460 milioni, contro i 330 di Musta.
Arriva poi il colpo che devasta definitivamente il torneo di Mustapha Kanit, su cui c'è però poco da dire se non recriminare contro un board beffardo. Kanit limpa con 5 7 da small blind e Zhou checka da big con q j . Già il flop q j 5 fa immaginare qualche brutto scenario, ma tutto sommato parabile. Musta fa check-call alla bet da 18 milioni del cinese.
Sul turn a Musta prende la palla in mano e prova ad assumere il controllo, puntando 47 milioni. Zhou, ovviamente, sta al gioco e chiama.
Sul river scende però proprio la carta che non doveva scendere, ovvero un 7 . Mustapha Kanit, a questo punto, dal suo punto di vista, fa una value bet bella corposa a 95 milioni. Zhou si prende comunque qualche istante in più, per un call che non si poteva comunque evitare. Per effetto di ciò, Kanit rimane lo short fra i tre, perché a peggiorare le cose si mette anche il double up di Aziz contro Zhou, TT vs 55 e board ininfluente.

L'8 al river e la crudeltà del poker o173g
Tutti gli italiani che guardavano il final table avranno avuto un'impressione simile, ovvero di quanto possa essere crudele questo gioco, in cui giochi benissimo (epico un contro-bluff J8 vs KQ sempre su Zhou) e poi ti ritrovi dietro anche a uno che ha solo foldato per due ore.
La beffa definitiva arriva poco dopo, quando Aziz mette correttamente ai resti Musta in guerra di bui con 9 8 e l'azzurro non si esime dal call, a sua volta ineccepibile, con a 3 per meno di 15bb. Il board sembra poter riscrivere ancora una volta la storia di questo final table, ma il river 2 k q 6 8 è una condanna che fa male.
Heads up: Zhou dominante k6u6f
Si arriva così all'heads up tra il brasiliano Aziz e il cinese Zhou, con il primo che parte addirittura davanti a 528 milioni contro 412. Zhou inizia a macinare, forte di un ottimo gioco sui board, ribalta la situazione e prende il largo. Aziz ricuce con un double up rimettendo tutto in equilibrio e i due vanno a cena.
A stomaco pieno, gli equilibri mentali non sembrano essere mutati, con Yinan Zhou che torna a pestare e Marcelo Aziz che stenta a trovare le contromisure. Si arriva così alla mano finale, dove Aziz si presenta da dominato, k 6 vs a 6 di Zhou. L'ultimo board del WSOP Paradise Main Event 2024 è j 7 5 6 6 .
Payout WSOP Paradise Main Event 2024 Final Table 104z3k
POSIZIONE FINALE | GIOCATORE | NAZIONE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | Yinan Zhou | China | $6.000.000 |
2 | Marcelo Aziz | Brazil | $4.600.000 |
3 | Mustapha Kanit | Italy | $3.600.000 |
4 | Liv Boeree | United Kingdom | $2.800.000 |
5 | Christopher Nguyen | Austria | $2.100.000 |
6 | Michael Addamo | Australia | $1.650.000 |
7 | Justin Bonomo | United States | $1.300.000 |
8 | Vadzim Lipauka | Belarus | $1.000.000 |
9 | Georg Lehmann | $750.000 |
WSOP Paradise, i record battuti e quelli solo sfiorati 3z2t4c
Il tavolo finale delle WSOP Paradise è stato anche crocevia di record. Justin Bonomo non aveva comunque possibilità di scalzare Bryn Kenney dalla vetta della All Time Money List, ma si è almeno ripreso il secondo posto ai danni di Stephen Chidwick.
L'8 di picche al river ha anche impedito un record tutto italiano. Arrivando almeno secondo, Mustapha Kanit avrebbe superato Dario Sammartino nella All Time Money List italiana. Invece, il top player napoletano resta in testa per circa 400mila dollari.
Battuto invece il record di singola cifra più alta mai vinta da una donna in un torneo di poker live. I 2.800.000$ incassati da Liv Boeree la portano nel Guinness dei primati. Battuti i 2.013.733$ di Annette Obrestad al Main Event WSOPE 2007 di Londra.
Immagine di copertina: Yinan Zhou (Tomas Stacha & PokerNews)