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Daniel Negreanu: "Servono obiettivi realistici, ma non troppo..." 6h4e4t

[imagebanner gruppo=gazzabet] Partecipare alla PokerStars Caribbean Adventure significa anche avere l'opportunità di discutere faccia a faccia con personaggi che altrimenti sarebbero difficilmente avvicinabili, ed in questo senso Daniel Negreanu non fa eccezione.

Il canadese ha colto l'occasione per discutere del suo approccio mentale al gioco del poker, raccontando non soltanto come si prepari prima di un torneo, ma anche come più in generale ami fissare obiettivi ed in che modo provi a raggiungerli.

Il suo approccio non soltanto non è condiviso da tutti gli altri professionisti, ma addirittura c'è chi non ha esitato a ridicolizzarlo platealmente: di questo "KidPoker" è ben consapevole, ma lungi dal cambiare idea spiega anzi di cosa si tratti e come sia arrivato a queste conclusioni.

"Dieci anni fa dicevo di voler vincere un torneo, ma poi andavo a letto alle cinque del mattino dopo essere stato a bere e dormendo appena qualche ora - racconta divertito - decisamente, le mie azioni non erano coerenti con le mie intenzioni". E questo può riguardare anche aspetti molto più sottili, ma non per questo irrilevanti dal suo punto di vista.

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"Il Main Event qui alle Bahamas finisce il 14 gennaio, quindi perché dovresti prenotare il volo di ritorno ad una data precedente".

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Ed a proposito di obiettivi, ecco quello che dice: "Ogni anno ne scrivo 10 legati al poker, e molto spesso la gente mi ride dietro per questo - sottolinea - quest'anno ho scritto che vorrei vincere 3 braccialetti WSOP, ed anche se non ci scommetterei un milione di dollari alla pari è qualcosa che credo di poter fare".

E se poi non succederà, poco male: "Ne ho già vinti due nello stesso anno, quindi il o successivo più logico è volerne vincere tre - spiega - è importante fissare obiettivi crescenti rispetto a quanto già ottenuto in ato, perfino leggermente più alti rispetto a quello che si crede effettivamente realistico, perché in questo modo anche se quel traguardo non fosse raggiunto potrebbe comunque culminare in un successo, nella sostanza".

Infine, Daniel rimarca l'importanza di concentrarsi su quello che ricade all'interno del proprio controllo, piuttosto che recitare la parte della vittima: "E' più facile dare la colpa al dealer o alla sfortuna, ma da questo non verrà mai nulla di buono, sarà soltanto uno spreco di tempo ed energie, mentre prendersi delle responsabilità per quanto successo ed analizzarle, questo sì che potrà aiutarvi".

Piero 'Pierelfo' Pelosi

Piero 'Pierelfo' Pelosi 1h3s13

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