Update - Il deputato di Italia Viva Mauro Del Barba, ha presentato un’importante interrogazione parlamentare che riguarda l'attività e la promozione sul territorio della poker room GGPoker che opera in assenza di regolare concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (). Nel mirino anche le attività in Italia sul web promozionali del noto brand e la rete di agenti e affiliati presenti sul territorio.
Il deputato, in particolare, denuncia come sia stato possibile che un operatore privo di concessione sia stato invitato a partecipare a “una audizione parlamentare” in Commissione Finanze del Senato per sponsorizzare la soluzione – nel poker online italiano – della liquidità internazionale (nel nostro paese la liquidità è ancora chiusa). in seguito troverete anche la comunicazione ufficiale da parte di GGPoker.
In questo Articolo:
Deputato Del Barba: "GGPoker facilmente accessibile e promuove i suoi prodotti nel Paese" 63n1x
L’onorevole Del Barba denuncia inoltre che il sito di GGPoker “pur essendo illegalmente attivo in Italia, risulta essere facilmente accessibile, anche tramite una modalità di registrazione agevole. La società, inoltre, promuove attivamente i suoi prodotti nel Paese, contravvenendo all’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 (cosiddetto «decreto dignità») convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96, del 2018, per contattare e poi gestire clienti italiani utilizza affiliati e «agenti» non autorizzati. Per diffondere e far conoscere le sue attività impiega in particolare le principali piattaforme social”.
Andiamo oltre al Decreto Dignità, in realtà è da prendere in considerazione anche e soprattutto la legge penale italiana, in particolare il testo del 2003, che vieta qualsiasi forma di attività promozionale agli operatori sprovvisti di concessione. Tale divieto è stato ribadito nel Decreto legge del 4 luglio 2006, n.223, noto anche come decreto Bersani, nel quale per la prima volta in Italia si è aperto con un bando nel mercato delle scommesse agli operatori esteri: se autorizzati con concessione dell’allora AAMS potevano promuovere il proprio brand, nel caso contrario qualsiasi attività promozionale era equiparata a incentivo e promozione del reato di gioco d'azzardo illegale. Dal 2006 infatti il mercato italiano dei giochi è aperto a tutti gli operatori che soddisfano dei requisiti di onorabilità e affidabilità, a prescindere se siano italiani o esteri.
L'interrogazione parlamentare dell'Onorevole Del Barba 5h6w2b
Ritornando all’1 aprile del 2025, pubblichiamo il testo integrale dell’interrogazione (di Lunedì 31 marzo 2025, seduta n. 459).
Ecco il testo dell’interrogazione:
DEL BARBA Mauro
DEL BARBA. — Al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
- il 21 febbraio 2025, il Ministero dell’economia e delle finanze ha pubblicato l’«Atto di Indirizzo per la Politica fiscale 2025-2027», sottolineando il ruolo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli () nel garantire la legalità negli ambiti di competenza ed in particolare nel settore dei giochi pubblici, per migliorare l’offerta e creare un ambiente di gioco sicuro e responsabile, combattendo il gioco illegale;
- al 5 febbraio 2025, oltre 10.000 siti di gioco illegale erano stati oscurati, evidenziando la necessità di affrontare un fenomeno in crescita, soprattutto nel gioco online, a causa della facilità nell’attivazione dei siti e dell’inefficacia delle sanzioni, poiché molti di essi risiedono all’estero, complicando la collaborazione giudiziaria;
- nel febbraio 2024 nell’ambito della discussione parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza (Atto del Governo n. 116), si è registrato il coinvolgimento di GG Poker, un operatore internazionale che opera nel settore del poker online, non titolare di alcuna licenza ufficiale per operare in Italia;
- nonostante la condizione di assenza di titolo concessorio, l’operatore, nell’ambito di una audizione parlamentare, ha avuto modo di rappresentare le proprie istanze in merito alla possibilità di implementare la cosiddetta «liquidità condivisa internazionale» nel settore del poker. Tale misura, ritenuta però non idonea dal direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Roberto Alesse, anche per motivi di potenziale rischio di riciclaggio, consentirebbe, se attuata, ai giocatori italiani di partecipare a partite contro giocatori residenti all’estero;
- a quanto consta all’interrogante attualmente, il sito di GG, Poker, pur essendo illegalmente attivo in Italia, risulta essere facilmente accessibile, anche tramite una modalità di registrazione agevole. La società, inoltre, promuove attivamente i suoi prodotti nel Paese, contravvenendo all’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 (cosiddetto «decreto dignità») convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96, del 2018, per contattare e poi gestire clienti italiani utilizza affiliati e «agenti» non autorizzati.
- Per diffondere e far conoscere le sue attività impiega in particolare le principali piattaforme social –:
se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare, nell’interesse dei giocatori, dei concessionari dello Stato e dell’erario per contrastare la diffusione dell’offerta di gioco illecito e, in particolare, l’operatività in assenza di concessione di GG Poker in Italia, in esecuzione di quanto disposto dall’articolo 22 del decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41 in materia di contrasto all’offerta di gioco a distanza in difetto di concessione, nonché l’impiego illegale di strumenti di promozione e comunicazione tramite i principali social network.

GGPoker: storia, proprietà, business e licenze 6f73d
GGPoker (GG è l'abbreviazione di Good Games) è un'importante poker room mondiale che è di proprietà di NSUS Group che ha appena acquistato le World Series of Poker per 500 milioni di dollari da Caesars E. La sede principale del gruppo è in Ontario in Canada. Non essendo quotata in borsa però non si conosce l'assetto proprietario, anche se la room ha iniziato la propria attività nei mercati asiatici e - secondo voci giornalistiche non ufficiali - pare essere di proprietà di misteriosi investitori cinesi.
GGPoker ha iniziato nel 2014 come operatore B2B, con GGPoker Network, in particolare nel mercato cinese, servendo diverse poker room e brand cinesi fino al 2018 quando il Governo di Pechino ha deciso per usare il pugno duro contro il gioco online illegale (non a caso l'evento è stato definito come il "Black Friday Cinese"). La rete è ancora in funzione in Asia e serve alcune importanti skin locali come Natural8.
Oggi il core business di NSUS Group riguarda il B2C (verso i giocatori) iniziato nel 2017 con la poker room di proprietà (GGPoker) che ha investito in tutti i mercati anche quelli grigi (non regolamentati), attraverso prima una licenza di Curacao e poi maltese dell'MGA. In Italia ha sempre operato senza concessione con il coinvolgimento di migliaia di giocatori residenti nel nostro paese.
Ha acquisito anche licenza in mercati regolamentati come l'Olanda e l'Ontario, non in Italia. GGPoker è contro la liquidità chiusa e la liquidità europea regionale ed ha provato a promuovere in Italia una modifica legislativa per l'apertura alla liquidità internazionale.
NSUS Group è proprietario oltre che delle WSOP, anche di altri brand: 2Ace, GGNetwork, SlotsVenture, Ocean Master. NSUS Malta invece risulta proprietario di GGPoker, asset con il quale opera nei vari mercati anche senza concesisone come l'Italia.
GGPoker è stata diverse volte anche ricevuta a Roma dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli proprio per il tema della liquidità internazionale nel poker online.
Articolo aggiornato il 4 aprile 2025 con la comunicazione ufficiale della poker room GGPoker.
La risposta ufficiale di GGPoker 45s3u
Il seguito pubblichiamo il comunicato stampa di GGPoker:
“Con riferimento all’interrogazione 4-04734 presentata dall’On. Del Barba, GGPoker rappresenta che sono del tutto prive di fondamento le informazioni riportate dall’interrogante. Come spiegheremo più avanti in questa informativa, GGPoker è completamente assente dal mercato italiano e adotta misure severe per impedire ai residenti in Italia di giocare.
L’intervento in Senato di GGPoker faceva seguito a diversi incontri col Ministero dell’economia e delle finanze e con l’Agenzia Dogane e Monopoli, tutti con evidenza pubblica e riportati dalla stampa, e mirava proprio a denunciare una restrizione della concorrenza che scoraggia dall’entrare nel mercato italiano sia GGPoker sia altri operatori globali, con evidenti danni per le finanze pubbliche e per la sicurezza dei giocatori italiani.
Fino a quando gli italiani potranno giocare solo con gli italiani – sostiene GGPoker -, l’offerta internazionale rimarrà molto attrattiva, perché il poker è un gioco globale e non ha senso vietare agli italiani di condividere un tavolo con inglesi, tedeschi, olandesi, belgi, svedesi, etc. Le tecnicalità per garantire la piena sicurezza dei giocatori esistono, e sono dimostrate da queste regolamentazioni europee. Purtroppo è da molti anni che questo sviluppo si scontra con azioni anti-competitive basate su argomentazioni pretestuose suggerite da alcuni operatori che vogliono mantenere il mercato chiuso per mantenere la propria posizione in Italia.
GGPoker non si è mai presentato come un operatore dotato di concessione italiana, ma bensì come un’azienda interessata ad acquisire la nuova concessione nell’ambito del bando in corso qualora questa limitazione tecnica venisse superata. Le Commissioni parlamentari, inclusa quella della quale l’On. Del Barba è membro, hanno avuto l’intelligenza di accettare la nostra richiesta di essere auditi o di depositare memorie formali a tale scopo. Infatti, la necessità che l’Italia superi l’anacronistico recinto in cui tiene segregati i propri giocatori è talmente evidente che l’invito a valutare tale misura è stato inserito nel parere che la Commissione Finanze del Senato ha inviato al Governo sulla riforma del gioco online.
Respingendo con forza le accuse rivolte all’azienda, GGPoker specifica di non essere in alcun modo attiva in Italia, di non accettare registrazioni da parte di giocatori residenti in Italia, di non avere siti internet in italiano, e di non avere applicazioni mobili con vincita in denaro scaricabili dagli App store localizzati in Italia così come non è consentito registrarsi a siti e applicazioni GGPoker se ci si trova all’interno del territorio italiano. Chiunque acceda a GGPoker dall’Italia viene immediatamente e chiaramente informato che il sito non è disponibile, e non è possibile registrarsi con indirizzi di residenza italiani. Inoltre il Dipartimento sicurezza di GGPoker controlla ogni singola registrazione con diversi strumenti, e verifica i documenti di residenza presentati. Qualora riscontri un Paese non coerente con quello dichiarato, l’ viene immediatamente bloccato. Inoltre anche l’accesso di cittadini italiani non residenti viene impedito tecnicamente quando risultano collegarsi dall’Italia. GGPoker non ha alcun sui social media che si rivolga ai giocatori italiani, né alcuna pubblicità. Inoltre, non ha mai autorizzato alcun affiliato o sito a promuovere GGPoker in Italia, né è a conoscenza che ci siano siti di tale tipo. GGPoker specifica, inoltre, di non avere alcun “agente”, o intermediario come i PVR che sono stati riconosciuti come la vera vulnerabilità della regolamentazione in Italia, e solo recentemente sottoposti a regole stringenti.
GGPoker è oggi di gran lunga il sito di poker più frequentato al mondo. Opera con regolari licenze e concessioni in numerosi Paesi in Europa e fuori Europa, è proprietaria delle World Series of Poker (WSOP), il più celebre circuito di poker dal vivo, con tappe a Las Vegas e in molti altri casinò al mondo, a cui partecipano anche molti giocatori italiani, ed è quindi naturale che gli apionati di poker siano a conoscenza dell’esistenza di GG e provino ad accedere, venendo però bloccati come indicato sopra.
La stessa cosa – si legge nella nota di GGPoker – avviene per altre società di poker regolate in Italia che però hanno anche una piattaforma di gioco internazionale concorrente di GG, molto più ricca e interessante di quella segregata italiana, E’ da quindici anni che queste società promuovono e qualificano giocatori italiani a partecipare a tornei dal vivo dove viene pubblicizzata la piattaforma internazionale. Il problema di bloccare l’accesso degli italiani è quindi comune a GGPoker e ai concessionari nazionali che hanno un prodotto di poker globale più competitivo, e GGPoker dichiara di adottare procedure simili a quelle dei concessionari italiani a tale scopo.
Detto questo – conclude la nota -, per nessuno è possibile escludere che un piccolo numero di giocatori italiani, adottando vari metodi di offuscamento e falsificazioni, riescano ad accedere. GGPoker adotta ogni precauzione per evitare che avvenga, e interviene rapidamente quando viene individuato un caso. GGPoker continuerà a presentare nelle sedi e nei modi opportuni la necessità di adottare la liquidità internazionale nel poker online per offrire un prodotto regolato finalmente competitivo e sicuro al pari delle più stringenti giurisdizioni europee”.