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"La testa è uno dei motivi per cui in molti non resistono nel poker" 6p2y6t

Nel mondo dello sport, non di rado quando ci si riferisce a professionisti talentuosi che non hanno avuto una carriera all'altezza di quel che ci si aspettava si rimarca che "non avevano testa". Vero o meno che sia in ogni caso specifico, questa è anche una delle ragioni principali per cui, secondo Jonathan "apestyles" Van Fleet, molti giocatori di poker non riescano a rimanere ad alti livelli a lungo.

Lui certo non parla per sentito dire, visto che è comparso su PokerStars nell'estate del 2005 e ancora è lì, a giocare ad alti livelli con risultati invidiabili: complessivamente, "apestyles" online ha vinto in carriera qualcosa come 1.500.000 dollari netti, spiccio in più spiccio in meno, ed in questo lasso di tempo di gente andare e venire deve averne vista parecchia.

"Quando si hanno dei limiti a livello mentale andare a correggerli davvero può risultare difficile, e questo è un punto molto importante invece perché il poker è un gioco che può farti uscire di testa - ha raccontato a PocketFives.com - penso che sia proprio questa la ragione per cui un sacco di gente non sia capace di resistere a lungo in questo ambiente".

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Van Fleet sottolinea che non si tratta soltanto di saper sopportare gli swing più brutali - un aspetto già di per sé tutt'altro che semplice da gestire in maniera ottimale - ma anche di essere abbastanza intelligenti e maturi da riconoscere i pericoli di uno stile di vita che (se condotto in maniera poco consapevole) può portare ad una sorta di isolamento dagli altri, che certo a lungo andare difficilmente può essere salutare.

E se lo dice in fondo è perché magari lui stesso ha avuto bisogno di tempo ed esperienza per trovare un equilibrio almeno accettabile, un po' come spiega essergli accaduto con il rapporto col denaro, che è diventato in qualche misura più adulto col trascorrere del tempo.

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"In ato ero abituato a spendere soldi in oggetti costosi che perdono rapidamente valore - ha ammesso - mentre adesso il mio rapporto con i soldi è decisamente cambiato. Non mi interessa avere orologi costosi o delle automobili, ho invece molto rispetto per chi è un milionario e non sente il bisogno di sbatterlo in faccia agli altri".

Al pari di tutti gli altri giocatori di tornei online Jonathan è impegnato nello SCOOP, dove finora il suo risultato più rilevante è stato un settimo posto per poco meno di 30.000 dollari, una cifra che verosimilmente considera una sorta di "assicurazione sulla vita" visti i soldi necessari per giocare uno schedule di alto livello in questa manifestazione: "Lo SCOOP ha sempre il potenziale per finire molto bene o parecchio male - ha ammesso - anche per questo aver vinto per la prima volta il Sunday Brawl all'inizio di maggio è stato bello".

E con le World Series ormai alle porte, lui che un tavolo finale alle WSOP non l'ho mai giocato spera che il bello debba ancora venire...

Piero 'Pierelfo' Pelosi

Piero 'Pierelfo' Pelosi 1h3s13

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