Alan Denkenson, nei casinò di Las Vegas, era conosciuto da tutti come "Dink" e ci ha lasciato pochi giorni fa per una malattia all'età di 69 anni.
La sua leggenda sulla Strip lo precede. La sua vita è stata motivo di ispirazione per gli sceneggiatori di Hollywood che una decina di anni fa si scomodarono e raggiunsero la città delle luci per produrre un film ispirato a lui: "Lay the favorite" (in italiano il titolo è stato distorto in modo completo con "Una ragazza a Las vegas").
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Gli Studios sono rimasti conquistati dalla sua vita qy6
Il personaggio "Dink Heimowitz" è stato interpretato da Bruce Willis e fu affiancato da stelle degli Studios come Vince Vaughan, Catherine Zeta-Jones e Rebecca Hall.
Si trattava di una commedia sul mondo delle scommesse. Tutto è nato da un libro sulla sua vita scritto da uno dei suoi assistenti quando nel 2010 lavorava con lui nella sua società di betting.
Nel 2018 il tavolo finale alle WSOP nel Senior 2n512d
Alan Denkenson era un genio nelle scommesse, ma amava anche giocare a poker e nel 2018 arrivò sesto nell'evento Senior delle WSOP (ve ne abbiamo parlato in questo articolo speciale).
Era un gambler professionista, un punto di riferimento a Las Vegas per molti bettors, a tal punto che comparve anche nel documentario 2016 The best of it.
A New York le partite high stakes e le scommesse clandestine 25251h
La leggenda narra che fosse stato protagonista anche di partite private underground high stakes nei club di New York, in stile Rounders (per rimanere in tema cinematografico).
D'altronde era nato come gambler della top Università al Mondo: “sono cresciuto con la gente del Mayfair Club“ il mitico circolo di New York degli anni ’80 dove sono emersi personaggi come Erik Seidel, Howard Lederer, veri squali del poker moderno e del backgammon.
Nel 2018, durante il tavolo finale alle WSOP, Alan Denkenson ha raccontato a Chad Holloway di Pokernews: “al club ho conosciuto Steve Zolotow, Mickey Appleman e David Gray. Conosco anche Jess Welman, ho molti amici nel mondo del poker. Non sono un poker pro ma un bettor” .
Nella Grande Mela, si racconta anche che avesse fatto anche il bookmaker illegale. Era diventato uno dei punti di riferimento del mercato clandestino in tutti gli States prima dell'arresto.
Alan Denkenson e la seconda vita a Las Vegas tra hockey e ippica 4e1u1z
Dopo gli arresti domiciliari si trasferì a Las Vegas, dove le scommesse sono sempre state legali, là ha trovato la sua dimensione.
Per molti è stata una leggenda dell'hockey su ghiaccio: "ho scommesso per più di 40 anni su questo sport". Le sue scommesse influenzavano la linea delle quote dei bookmakers del Nevada, ma era un asso soprattutto nell'ippica, difficilmente sbagliava quote.
R.I.P. leggenda!