Ho perso da ‘The Grinder’ Mizrachi nel primo turno dell’heads up. Non ho visto una carta, e ho provato un bluff che non è andato bene, perché l’ho beccato proprio quando aveva una mano forte. E in questo tipo di partite cose del genere sono decisive. Il mio record globale in questo torneo è adesso di 4 vinte e 4 perse, ma non è che ci abbia mai puntato molto. Ad essere sinceri, ero già un po’ tiltato subito dopo aver saputo che i blinds del primo livello da 100200 erano stati portati a 150300. Considerando che i livelli salgono ogni 15 minuti, si capisce come sia dura sviluppare una strategia di gioco, prima che i bui ti costringano ad essere aggressivo.
Gioco in continuazione sit HU da 5.000$ su PokerStars, e sono 1000 volte più giocabili di questo NBC Heads’up. Certo è frustrante, anche se capisco perfettamente le esigenze televisive che richiedono scontri veloci e serrati.
Se fossi io ad organizzare le riprese tv, il mio modo di tagliare i costi sarebbe dare solo il meglio dei primi turni, e riprendere integralmente solo quando rimangono in 8. In un mondo perfetto i match dovrebbero durare circa 3,5 ore (80-100 mani) con un format del genere:
10,000 in chips
Livelli da 60 minuti
25-50
50-100
100-200
150-300
200-400
300-600
400-800
500-1000 (fino al termine)
Se si filmassero solo i primi 8, si avrebbe un totale di 7 match. Si potrebbero fare tra sabato e domenica, concentrando i primi turni da mercoledì al venerdì. I 32 match si svolgerebbero contemporaneamente, e quindi i migliori 8 avrebbero tutte le telecamere a disposizione. Cambiare il format in questi termini renderebbe l’evento molto più prestigioso. Ogni volta che ti trovi a non poter foldare correttamente QQ preflop, vuol dire che hai una struttura troppo veloce e dipendente dalla fortuna.
Non è una questione da “la volpe e l’uva”. Non c’è niente di scandaloso a perdere con Mizrachi, è un grande, ha avuto buone carte, e le ha giocate meglio del sottoscritto. Solo che trovo avvilente che quando si gioca un evento televisivo, a causa delle difficoltà e delle esigenze di palinsesti stringati, molti eventi (al di fuori di Poker After Dark) forzano l’azione rendendola troppo veloce.
Penso che il poker in TV sia vicino ad un necessario punto di svolta. C’è ovviamente spazio per rooms con strutture turbo, ma per mantenere intatti il prestigio e il fascino del poker, servono eventi in cui conti più l’abilità e meno la fortuna.
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La notte scorsa ho guardato tutta la settimana di American Idol e penso che questa edizione sia davvero molto qualitativa. Devo aver ascoltato almeno quattro volte la versione di David Archuleta di Imagine . I ragazzi sono di gran lunga più bravi quest’anno rispetto a quello scorso secondo me.
La ragazza più intrigante credo sia Danny Noriega…Bella voce e credo che a Simon sia piaciuto. Mi piace anche il ragazzo con le treccine, sembra un tipetto figo. Veramente, non riesco a ricordare una persona che ho incontrato, che avesse i dreadlocks e non mi sia piaciuto. Essendo cresciuto a Toronto, ho sempre avuto un sacco di amici rasta, ed erano tutti bravi, gente rilassata. Sarà la “maria”, chi lo sa….
Tra le ragazze mi piace la filippina, ha un bel canto, anche se non credo che vincerà. Anzi, non credo che nessuna ragazza vincerà. Archuleta è sicuramente il primo favorito, che impatto avrà sul mondo la sua Imagine? E’ stato qualcosa di pazzesco.
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Poker VT penso che sia pronto per aprile. Ho dato abbastanza imputs, ora tocca ai tecnici mettere a punto il tutto.
Il libro è in fase di edizione, e credo che sarà pronto per il lancio in contemporanea alle WSOP!
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Sono circa le tre, e una macchina mi sta portando a Los Angeles, da cui prenderò il volo per l’Australia. Sarò lì fino all’8 marzo, tornerò qui per l’evento Shooting Star al Bay 101. Dopodichè sarò a Las Vegas 15 giorni, a commentare in post produzione lo show dell’APPT. Lo spettacolo sarà certamente di ottima qualità, in quanto il team WSOP sta montando lo show.
Quindi sarò in Europa per mooolto tempo, Italia per l’EPT, quindi londra per altri commenti in post produzione su alcuni eventi EPT, quindi montecarlo per le EPT finals. Subito dopo sarà tempo di WPT championships al Bellagio, e solo dopo, a maggio, penso di prendermi un periodo di meritato relax.
Il mio calendario è davvero fitto per ora e per il prossimo futuro, ed io mi sento decisamente un po’ strizzato. Specialmente perché, ad ogni viaggio che faccio, mi diverto anche molto. Probabilmente troppi party, ma in definitiva mi piace come sto vivendo ora e, in qualche modo, mi sento di nuovo come a 23 anni.
Ed avendo nuovamente 23 anni questo ha i suoi pro e i suoi contro. Sul lato edonistico siamo vicini al top, su quello della concentrazione sul lavoro invece, ho sicuramente avuto qualche svarione ultimamente, non creando le condizioni per far bene nei tornei che ho giocato.
Penso che c’era da aspettarselo. Divorziato da poco, lo status di single a cui non ero più abituato mi porta a situazioni in cui non sono sicuro di sapere ciò che sto facendo. Pensare a godersi l’oggi è il miglior modo per affrontare questi momenti.
Forse recentemente non ho reso in questi tornei perché non riesco a trovarvi gli stimoli necessari?Mi sento sempre pronto per conquistare eventi prestigiosi, ma ultimamente non è che ci siano stati molti tornei degni di tal nome. Certamente le WSOP hanno il fascino giusto, con tutti quegli eventi da 10.000$ di buyin, ma prima di ciò, sono risoluto anche a portare a casa un EPT o WPT.
E’ un periodo strano per la mia vita. Un momento di transizione, in cui ho molte responsabilità che interferiscono con la mia crescita, col mio “trovare me stesso”.
E’ tutto davvero molto eccitante, ma l’accavallarsi di impegni, scadenze eccetera non mi fa sentire totalmente libero.
Il mio poker è in un momento di crisi . Abbastanza simile alla mia prima stagione WPT, in cui non feci bene. L’unica differenza è che ora ho molta più fiducia nei miei mezzi, più di quanta ne abbia mai avuto. Il problema è, che ho sviluppato cattive abitudini recentemente nei tornei.
Nulla di irreparabile. Non ho mai pensato di essere un giocatore perfetto che non transiti tra alti e bassi. Essendo più vecchio e saggio ora, mi riesce più facile vedere la luce in fondo al tunnel e non cadere in problemi di autostima eccetera.
Bisogna ammetterlo con realismo ed essere chiari con sé stessi. Al momento, sono un po’ preso dalle “cose della vita”, e questo significa che il poker occupa un ruolo di secondo piano nella mia stretta attualità. Non ho paura però, in quanto è una situazione che ho fronteggiato – oh – non saprei dire quante volte negli ultimi 15 anni in quanto un giocatore di poker, quando a la tempesta, torna a splendere.
Thanks to: FULL POKER