Abbiamo ancora tutti davanti agli occhi le scene e i video del panico scatenatosi il 16 luglio scorso a Las Vegas, nel bel mezzo di un torneo delle WSOP 2022. Il velocissimo diffondersi delle voci di una sparatoria ha causato il panico, con un fuggi fuggi che ha coinvolto anche i giocatori di poker, come raccontavamo qui.
Preso "l'attentatore" di Las Vegas: aveva gettato un grosso sasso su una porta a vetri dell'MGM Grand 2931
Pochi giorni fa è uscita la notizia di un arresto, riguardo proprio a questi fatti. Si tratterebbe di un 42enne originario dello stato di Washington, Bradley Thompson, fermato con l'accusa di "distruzione di proprietà". Nella fattispecie, l'uomo avrebbe lanciato un grosso sasso contro la porta a vetri di un'area dell'MGM Grand utilizzata dai valet per chiamare i taxi per i clienti. Da quel forte rumore si sarebbe originato tutto l'equivoco, con diverse persone convinte di aver sentito degli spari che hanno iniziato a scappare, generando il panico e un effetto emulazione a quel punto impossibile da arginare.

Dalle ricostruzioni della Las Vegas Metropolitan Police, pare che l'uomo fosse stato allontanato dagli uomini della sicurezza dell'MGM Grand qualche ora prima, probabilmente per disturbo. Nelle ipotesi delle forze dell'ordine, Thompson avrebbe dunque reagito in quel modo violento come reazione a quella che percepiva come una mancanza di rispetto da parte della security. Peraltro l'uomo, che pare si sia avvalso della facoltà di non rispondere, nelle fasi concitate in cui è stato fermato poco dopo il lancio del grosso sasso avrebbe riportato diverse ferite: un taglio al labbro, epistassi al naso e "dolori da deglutuzione di vetro".
L'aspetto più curioso riguarda i danni per questo atto vandalico, che sono stati stimati in appena 2.000$. L'ufficio del procuratore generale della contea di Clark non ha reso noto se a Thompson potrebbero essere mosse anche altre accuse. Se così non fosse, l'uomo che ha causato tutto quel panico a Las Vegas potrebbe cavarsela relativamente con poco.